Nuova udienza stamane del processo che vede imputato con l’accusa di lesioni, minacce, danneggiamento, oltraggio e resistenza al pubblico ufficiale Alessio Haichner, titolare del bar ristorante “Laboratorio” in Calata Cuneo a Imperia. L’uomo fu arrestato dagli uomini della squadra volante di Imperia nella notte tra il 10 e l’11 ottobre scorso e portato in Questura a seguito di un controllo di routine durante la notte. Haichner venne fermato a bordo della sua auto, alla guida c’era un suo conoscente, alle tre di notte in via Andrea Doria e durante le fasi controllo, l’uomo avrebbe iniziato ad inveire contro gli operatori di pubblica sicurezza e poco dopo sarebbe passato dalle parole alle vie di fatto aggredendo i due agenti con alcuni calci. Solo grazie all’intervento di un’altra pattuglia, i poliziotti, sono riusciti a immobilizzare l’uomo e a caricarlo sulla macchina per portarlo in Questura.
Nella colluttazione uno degli agenti ha riportato la frattura di due dita di una mano e l’altro l’incrinatura di alcune costole. Secondo il rapporto della Polizia, Haichner avrebbe continua a dare in escandescenze continuando a dare calci ad una vetrata presente all’interno della Questura. Le ferite riportate dagli agenti sono state dichiarate dei medici dell’ospedale di Imperia guaribili in 25-30 giorni.
L’uomo difeso dalla compagna l’avvocato Alessandra Gandolfi e dall’avvocato Massimo Rosso nell’udienza di convalida del fermo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Oggi in aula il giudice Paolo Luppi assieme al Pubblico Ministero Federica Pastorelli e agli avvocati dell’imputato hanno visionato i filmati provenienti dalle telecamere a circuito chiuso posizionate proprio in piazza Doria e ascoltato la registrazione audio fatta dal capo pattuglia in cui sarebbero registrate le frasi di insulto ad opera dell’imputato nei confronti degli agenti.
“Dall’esame dei filmati – ha detto il giudice in aula – non si evincono comportamenti scorretti da parte degli operanti. Non ci sono elementi che portano a pensare che il comportamento non sia stato improntato al rispetto della persona. Il tono che si usa nelle conversazioni rivela un aspetto formale e di grande professionalità da parte degli operatori di Polizia”.
Gli avvocati dell’imputato, però, non sono d’accordo con la valutazione del giudice: “La difesa ritiene che ci siano state condotte serbate dagli operanti che non sono state rispettose della persona fermata”. Durante l’udienza sembra che la difesa ha messo l’accento sullo sballottamento della macchina quando il loro assistito vi è stato caricato.
La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 21 maggio per le deposizioni dei testimoni.