23 Dicembre 2024 15:51

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“VORREI RACCONTARLE COME PUO’ MORIRE UNA SCUOLA”. LO SFOGO DELL’INSEGNANTE DI UN LICEO DI IMPERIA FINISCE SUL SOLE 24 ORE/ECCO COSA E` SUCCESSO

In breve: Una lettera durissima, carica di sconforto, per denunciare le condizioni disastrose in cui versa la scuola dove insegna. A scriverla...

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Una lettera durissima, carica di sconforto, per denunciare le condizioni disastrose in cui versa la scuola dove insegna. A scriverla è una professoressa del Liceo Classico De Amicis, Chiara Frassi, e a pubblicarla uno dei giornali più importanti in Italia, il Sole 24 Ore. Nel dettaglio, la lettera è stata pubblicata sul sito internet del quotidiano dal giornalista e scrittore Roberto Napoletano, al quale era indirizzata la missiva.

Il liceo classico di Imperia – si legge sul sito del Sole24 Ore – Istituto storico di valore, dedicato al concittadino Edmondo De Amicis, sede di una preziosa biblioteca e scuola del premio Nobel Renato Dulbecco, da diversi giorni sta subendo lavori edilizi voluti `con urgenza` dalla Provincia d’Imperia. Tali lavori sono iniziati a poche settimane dalla fine dell’anno scolastico, senza tenere in alcun conto il disagio che avrebbero causato a tutti gli utenti, alunni e personale docente e non docente. Con pazienza i ragazzi che studiano nel liceo ed i loro insegnanti hanno continuato a svolgere le lezioni come se nulla fosse. Alcuni ragazzi sono stati assiepati in una aula computer, altri sono stati confinati nell’aula di scienza appollaiati per sei ore su sgabelli appoggiati ad un unico bancone […] Il tutto a dimostrazione del profondo senso di appartenenza dei ragazzi e dei docenti alla loro scuola, a dimostrazione del senso del dovere che li permea e dell’ampia disponibilità delle famiglie che, pur avendo coscienza di tale estremo disagio, limitano il loro dissenso in una sfera di privata indignazione“.

I lavori sono iniziati senza garantire che sarebbero terminati per l’inizio del prossimo anno scolastico – prosegue la professoressa – e creando disagi enormi a tutti, poi si sono improvvisamente bloccati lasciando i ragazzi a convivere con un soffitto smantellato ricoperto con un tessuto di garza e lampade al neon provvisoriamente attaccate, dopo il disagio la beffa, con il risultato di creare le condizioni concrete perché la scuola dove hanno studiato Dulbecco e Natta chiuda definitivamente i suoi battenti. Forse, questo è il primo passo per generare la morte del liceo classico di Imperia e ‘spezzettare’ i nostri 150 ragazzi un po’ qui un po’ là. Ci si domanda chi ambisca a tale logica, chi voglia passare alla storia di questa città per avere chiuso un liceo classico, anziché farlo fiorire, e offrire a questi splendidi giovani quelle condizioni di vivibilità che davvero meritano“.

Una lettera, quella della professoressa Frassi, che ancora una volta evidenzia le condizioni precarie in cui versano gli istituti scolastici della provincia di Imperia, problematica annosa mai veramente risolta nel corso degli anni. La missiva è stata pubblicata (sezione Italia-Attualità) sul quotidiano e commentataduramente da Napoletano. Imperia, purtroppo, “conquista” ancora una volta le vetrine nazionali

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