VENTIMIGLIA – “Collaboreremo insieme contro il razzismo, l’odio e la xenofobia. Siamo un presidio di pace e di legalità”. Con queste parole, Hassan Taki, presidente dell’associazione “Fratellanza” della città di confine ha salutato le autorità presenti all’inaugurazione ieri, domenica 7 giugno, del nuovo centro islamico di via Aprosio.
Passate le elezioni, sembra passata anche la paura del nuovo centro culturale sorto ad una ventina di metri dal commissariato della Polizia di Stato. Un centinaio di persone tra cui il capo di Gabinetto della Questura di Imperia Alessandro Asturaro, il dirigente del commissariato Giuseppe Ruggero, il vice sindaco Silvia Sciandra, il consigliere comunale Mauro Lazzaretti oltre ad appartenenti all’Arma dei Carabinieri e alla Polizia Locale hanno degustato il tipico Tè marocchino e le specialità dolciarie nordafricane.
“All’interno del centro culturale saranno svolti corsi di lingua araba aperti a tutti – prosegue il presidente Taki – e incontri per favorire l’integrazione e il dialogo interreligioso. Il fatto di aver aperto questo centro a due passi dalla Polizia è un chiaro messaggio alla cittadinanza ventimigliese sulle nostre intenzioni. All’interno del centro non sarà mai accettata la predicazione del l’odio verso nessuno e tantomeno fondamentalismi di sorta. Viviamo in Italia da molti anni e la maggior parte di noi è cittadino italiano, questo è il nostro Paese”.
Con quello di Ventimiglia, in provincia di Imperia sono sette, i centri islamici che da molti anni svolgono attività culturali e religiose per le comunità musulmane residenti.
Il discorso del presidente Hassan Taki:
L’intervista al presidente Taki:
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