24 Novembre 2024 04:55

Cerca
Close this search box.

24 Novembre 2024 04:55

IMPERIA. 33ENNE IN CARCERE DUE GIORNI PER UN ERRORE GIUDIZIARIO. ANNULLATO L’ORDINE DI ESECUZIONE, PRONTA LA RICHIESTA DANNI AL MINISTERO/L’UDIENZA

In breve: Finirà con una richiesta di risarcimento danni e con l'avvio di un'inchiesta interna la vicenda che ha visto protagonista la 33enne imperiese Vincenza Piccinini, ingiustamente detenuta dal 16 al 18 aprile scorsi presso il carcere di Genova Pontedecimo...

tribunale 33 carcere

Finirà con una richiesta di risarcimento danni e con l’avvio di un’inchiesta interna la vicenda che ha visto protagonista la 33enne imperiese Vincenza Piccinini, ingiustamente detenuta dal 16 al 18 aprile scorsi presso il carcere di Genova Pontedecimo a seguito di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura di Imperia per via una sentenza di condanna a diversi anni passata in giudicato senza che l’avvocato difensore ne fosse stato informato, impedendogli, di fatto, di presentare ricorso in appello.

“Questa mattina – spiega a ImperiaPost l’avvocato Mario Leone – era presente anche il presidente del Tribunale Aschero, a dimostrazione del senso di responsabilità. Nel corso dell’udienza è emerso che è stato disposto un controllo in cancelleria per verificare quando è stato inserito il deposito dell’avvenuta sentenza. È stata una ricerca complicata, con richiesta di autorizzazione al Ministero. È stato attestato che la sentenza di condanna è stata depositata non il 12 dicembre, ma il 14 gennaio. Io non sono mai venuto a sapere del deposito della sentenza. Chi ha messo il timbro e inserito il documento nei sistemi del Ministero, ha dimenticato avvisare i legali che, lo ricordo, hanno 30 giorni di tempo dal deposito della sentenza per presentare appello. Questa mattina l’ordine di esecuzione è stato annullato e sono stati concessi 30 giorni per presentare appello”.

“La mia istanza, dunque era fondata – conclude Leone – Il PM quando ha disposto l’ordine di esecuzione ha firmato un documento secondo cui la sentenza di condanna era stata depositata il 12 dicembre e non, come poi attestato, il 14 gennaio. L’ordine di esecuzione, dunque, è nullo. Certamente chiederemo un risarcimento danni al Ministero e credo che verrà aperta un’inchiesta interna al Tribunale per comprendere le cause di un disservizio che, a mio modo di vedere, è stato causato dall’accorpamento dei Tribunali”.

Condividi questo articolo: