23 Dicembre 2024 08:03

23 Dicembre 2024 08:03

GRUPPO CONSILIARE PD PROVINCIA DI IMPERIA SULLA LIQUIDAZIONE DELLA SOCIETA’ “ALPI LIGURI SVILUPPO E TURISMO SRL” – “Anche i Revisori Contabili della Provincia confermano il fallimento della vicenda amministrativa “Alpi Liguri”

pd

Il gruppo consiliare del Partito Democratico si è espresso in merito alla liquidazione della Società “Alpi Liguri Sviluppo e Turismo srl. Di seguito il testo:

Nel prossimo Consiglio Provinciale di Imperia del 12/12 verrà discussa la presa d’atto del bilancio finale di liquidazione della – tristemente nota – società “Alpi Liguri Sviluppo e Turismo srl” di proprietà della Provincia di Imperia.

Anche i Revisori dei Conti della Provincia, confermano nel loro parere quanto già da noi denunciato in più occasioni ovvero il fallimento amministrativo e politico della gestione Alpi Liguri, società creata e gestita dall’allora Giunta di centrodestra guidata dal Presidente Gianni Giuliano col sostegno del Vice Presidente a vita Mariano Porro.

Un’operazione che ha comportato un “enorme buco di bilancio” di circa 2.000.000 di euro, oggi solo in parte mascherato contabilmente attraverso la riacquisizione, nel patrimonio della Provincia, dell’impianto a suo tempo realizzato con finanziamenti pubblici – nei fatti, facendolo pagare ai cittadini due volte. Ironia della sorte: a Monesi quest’anno è già scesa la neve, ma l’impianto è fermo perchè non c’è nessuno che lo gestisce. 

Ricordiamo che già lo stesso liquidatore della società, in apposita relazione circa l’inerenza e la congruità dei costi sostenuti negli anni dalla soc.tà Alpi Liguri,  aveva evidenziato come fossero molte le attività in perdita che nulla avevano a che vedere con lo scopo sociale della società.  La tabella riepilogativa che riportiamo, indica i brillanti risultati ottenuti  nelle varie gestioni dalla  società:

 

 

ANNI

Attività

con Spei

Villa Nobel Progetto

Demanio

Gestione

Caldaie

Gestione Corrente

Monesi *

Attività

Generale

 2006

– 20.000

0

-192

0

-30.575

-41.007

 2007

30.134

0

-831

0

-50.024

-158.438

2008

-33.124

-1.673

-39.582

-53.352

-5.846

-206.611

2009

-74.967

-1.270

0

-74.979

-85.786

-242.808

Totale

-97.957

-2.943

-40.605

-128.331

-172.231

-642.864

 

Oggi, a conclusione delle operazioni di liquidazione, un organo terzo, tecnico ed indipendente, quale è il Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia, sancisce questo fallimento evidenziando che (lett.):

–          “… la decisione di procedere alla definitiva liquidazione della società dovrebbe prudenzialmente assicurare all’Ente la possibilità di poter attivare eventuali azioni di tutela del patrimonio della Provincia, in quanto si è potuto rilevare che su determinate attività della società, poste in essere negli anni precedenti alla procedura di liquidazione, potrebbe essere eccepita la mancanza di inerenza rispetto all’oggetto societario, tutto ciò a fronte di situazioni deficitarie di gestione”;

–          “… invita l’Ente a compiere una valutazione puntuale sulle procedure poste in essere nell’attività compiuta …”;

–          “… invita inoltre l’Amministrazione a valutare con molta attenzione l’assunzione di iniziative strutturali innovative sugli impianti che verranno in capo all’Ente a seguito dell’attivazione del riparto.

Oggi di fronte all’evidenza certificata  del colossale sperpero di denaro pubblico qual é stata la gestione di Alpi Liguri,  come gruppo consiliare del PD,  pretendiamo che la Provincia attivi ogni azione che l’ordinamento prevede a miglior tutela del patrimonio dell’Ente e delle risorse che i cittadini hanno versato pagando con  le tasse.

Pensiamo inoltre che chi siede nei banchi dell’attuale Giunta ed è espressione della continuità fisica e politica con l’amministrazione Giuliano, nello specifico l’attuale Vice Presidente Mariano Porro, corresponsabile dello scempio amministrativo e finanziario perpetrato da lungo tempo a danno dei contribuenti, prenda atto del fallimento della sua esperienza amministrativa e, invece di difendere sdegnosamente e irresponsabilmente posizione e indennità, faccia l’unica cosa che un uomo serio dovrebbe fare in questi casi: dimettersi!

 

 

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