Oltre un milione di euro di “stipendi” erogati indebitamente sotto forma di posizioni organizzative dal 2002 al 2013. È questo il risultato dell’indagine interna avviata dagli uffici tecnici del Comune di Imperia a seguito della richiesta di accertamento notificata all’ente dalla Corte dei Conti. Nel dettaglio, il Comune di Imperia ha erogato, dal 2002 al 2013, una cifra pari a 1.290.287,42 euro, attingendola da un fondo differente da quello destinato al pagamento delle posizioni organizzative. In particolare è stata imputata alle voci di bilancio di spesa corrente e non al “fondo per la contrattazione decentrata“. Fu lo stesso Sindaco Carlo Capacci, appena eletto, a dichiarare di voler verificare la congruità delle posizioni organizzative e a disporne poi una riduzione, tra mille polemiche.
Il Comune di Imperia, come richiesto dalla Corte dei Conti, dovrà rientrare dalle spese erogate indebitamente e per farlo ha redatto un piano di razionalizzazione che prevede un taglio, dilazionato in 10 anni, di 1.319.137,28 euro (si tratta dell’importo di 1.290.287,42 euro capitalizzato sulla base dell’attuale tasso d’interesse legale ,0,50%). Nel dettaglio, ogni anno, dal 2015 al 2024, recupererà 131.913,73. Come? “Attraverso la riduzione delle risorse destinate al trattamento economico accessorio del personale”, e “attraverso i risparmi effettivamente derivanti dai piani di razionalizzazione e riqualificazione della spesa”.
Per quanto riguarda il trattamento economico accessorio del personale, sono previsti tagli al personale su incentivi, posizioni organizzative e premi di produzione o di risultato.
Per quanto concerne invece i piani di razionalizzazione, prevedono, per i prossimi tre anni, tagli in quattro settori, per un totale di 81 mila euro nel 2015 e 15 mila euro nel 2015. I settori in questione sono: servizi assicurativi, riprese tv, servizio di pulizia immobili comunali e interventi di formazione personale.