Momenti di grande tensione questa mattina nei cantieri navali del porto turistico di Imperia. Sono volate parole grosse tra i rappresentanti di due ditte concorrenti, tanto che è stato necessario l’intervento dei Carabinieri per sedare gli animi. All’origine della discussione la suddivisione delle aree di cantiere tra le ditte che compongono il neonato Consorzio Operatori di Imperia.
Nel dettaglio, presso l’area cantieri si sono presentati i fratelli Corrado e Maurizio Giancaspro, la cui ditta Europlast è parte integrante del Consorzio, per trasferire, con l’ausilio del Travel Lift, una barca dall’acqua al cantiere per eseguire alcuni lavori di riqualificazione, e per chiedere la disponibilità di un’area dove depositare l’imbarcazione per poi dare il via ai lavori. Area che però non è risultata disponibile, da qui l’accesa discussione, in particolare tra i fratelli Giancaspro e Giancarlo Dolla, titolare della ditta Imperia Yacht Service, degenerata sino all’arrivo dei Carabinieri che hanno sedato gli animi.
“Sono venuto qui per tirare su una barca – racconta a ImperiaPost Corrado Giancaspro, amministratore della Europlast –, peccato però che non ci fosse neanche un’area a disposizione all’interno del cantiere. Io sono iscritto al Consorzio, ma non posso lavorare. Questo è inaccettabile. Ho un cantiere di rimessaggio barche a Chiusanico e ho pensato al porto di Imperia proprio per poter avere un’area di cantiere vicino al mare. Una volta che tiro su la barca dove la metto? Prima del rilascio della concessione sono stati fatti degli accordi, diciamo così, per il quieto vivere di tutti. L’area a mia disposizione, però, è occupata da imbarcazioni non mie, una sotto sequestro, una della Capitaneria e una di proprietà sconosciuta, in più non è raggiungibile il Travel Lift perché quest’ultimo per raggiungerla dovrebbe passare da un’area pubblica. Io chiedo che le aree di cantiere vengano equamente suddivise tra gli iscritti al Consorzio. Gli accordi fatti prima del rilascio della concessione sono carta straccia”.
“In più – aggiunge Giancaspro – chiediamo maggiore sicurezza nel cantiere. Ora la responsabilità è del Consorzio, quindi di tutti. Non possono entrare macchine autorizzate e tutti i lavori vanno eseguiti rispettando le norme di sicurezza”.
“Giancaspro non ha titolo di decidere – replica Dolla – È il consorzio che ha il compito di assegnare le aree. I fratelli Giancaspro possono anche avere ragione, ma la disponibilità delle aree va richiesta nei modo e nei termini dovuti. Se ci sono di problemi ci si rivolge alle autorità competenti. Non è concepibile che io mi trovi costretto a chiamare i Carabinieri. Io è questo momento non accetto più nessuna prevaricazione. Avevo avvertito il Sindaco Capacci che sarebbero sorti dei problemi con la nascita del Consorzio. Nessuno mi ha ascoltato. Di tutto il pasticcio di oggi l’unica cosa che abbiamo guadagnato è il blocco del travel lift. La verità è che il Consorzio è una vittoria di Pirro e nulla più e io l’avevo detto in tempi non sospetti”.
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