24 Dicembre 2024 01:48

24 Dicembre 2024 01:48

LIGURIA. ALICE SALVATORE (M5S) SUL REATO DI CLANDESTINITÀ INTRODOTTO DALLA LEGA:”CI COSTRINGE A TENERLI IN ITALIA”

In breve: il consigliere regionale del movimento 5 stelle , alice salvatore: "E' il solito inganno, ma noi siamo stufi di lasciarci ingannare. Chiediamo di cambiare subito il Regolamento di Dublino".
alice salvatore
Alice Salvatore

“II reato di clandestinità, tuttora vigente, fa sì che la persona accusata di tale reato sia costretta a restare in Italia per essere processata e poi (in caso di condanna) detenuta nelle nostre carceri (il tutto a spese dei contribuenti italiani), o infine rimpatriata” – Interviene così il consigliere regionale del movimento 5 stelle , alice salvatore, sulla delicata questione del problema dell’immigrazione.

“Il punto è che con tale normativa – Continua Salvatore – voluta e introdotta dalla Lega nel 2009, si produce praticamente l’effetto contrario, vale a dire si produce e si moltiplica la clandestinità: negli ultimi anni solo un denunciato su cinque, infatti, è stato espulso dal Paese e la percentuale dei trattenuti allontanati dall’Italia ha raggiunto livelli bassissimi.

Per questo il M5S ha chiesto – purtroppo senza successo – l’abolizione di questo reato:

1) perché è ingiusto

2) perché anziché aiutarci a risolvere il problema dei clandestini, che andrebbero invece rimpatriati come accade in tutti i paesi civili, crea infinite spese di tribunale e lungaggini, il tutto a carico nostro, e qualora la persona arrivi ad essere condannata (ma i tempi di tribunale sono talmente lunghi che la persona fa presto a sparire nel frattempo), creerebbe inutile sovraffollamento nelle nostre carceri.

3) In ultimo: paradossalmente ci costringe a tenere in Italia proprio i clandestini che andrebbero invece rimpatriati.

I DATI: da quando è vigente il reato di clandestinità, il 90% dei clandestini sono rimasti sul suolo italiano per i motivi di cui sopra, come dichiara proprio la polizia, la SAP.
Alla luce anche delle intercettazioni di Mafia Capitale, dove Buzzi dichiara che il traffico di clandestini e immigrati è più redditizio che il traffico di droga, tutte le considerazioni qui sopra ci fanno capire che dietro alla falsa propaganda leghista c’è in realtà un ricchissimo business: dove politica e mafie si incontrano a scapito dei cittadini onesti e dei diritti umani!

Inoltre, a causa del Regolamento di Dublino che stabilisce lo scellerato principio secondo cui “chi prima accoglie, poi gestisce”, firmato sempre anche dalla Lega quando era al governo con Forza Italia nel 2003, se la persona viene identificata in Italia è poi costretta a rimanervi, cioè non potrà trasferirsi in un altro paese della UE.

Non mi capacito come sia stato possibile firmare un tale regolamento vista e considerata la posizione geografica dell’Italia, porta meridionale dell’Europa e primo ingresso per i rifugiati d’Africa. Chiedetelo anche a Maroni e ai leghisti. M5S ne chiede da tempo il superamento e quanto sta accadendo in questi giorni a Ventimiglia conferma che l’unica soluzione è sospendere Dublino III.

Negli ultimi vent’anni sia la destra sia la sinistra hanno prodotto due leggi per contenere il flusso di migranti: la Turco-Napolitano (centrosinistra) e la Bossi-Fini (centrodestra). Due flop pilotati. In particolare la seconda, che porta un’altra volta la firma della Lega Nord, proprio come il reato di clandestinità ha finito per produrre clandestini. Basta rintracciare le stime di qualche anno fa diffuse da Ares 2000 Onlus, che nei primi sei mesi dall’applicazione della legge registrò un aumento degli sbarchi irregolari del 35%!

Ebbene, le responsabilità della Lega dietro l’emergenza immigrati sono molto chiare: il reato di clandestinità e la Bossi-Fini sono stati gli strumenti attraverso cui il Carroccio ha trascinato l’Italia nel caos e aperto le porte all’ingresso di centinaia di migliaia di immigrati, salvo poi usare i clandestini come merce di scambio elettorale. Intanto tra sinistra e destra si intascavano mazzette con i Cie e i Cara, Mafia Capitale docet. E’ il solito inganno, ma noi siamo stufi di lasciarci ingannare. Chiediamo di cambiare subito il Regolamento di Dublino“. – Conclude Alice Salvatore.

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