Imperia. Il sindaco di Cesio, Fabio Natta, interviene in merito all’articolo pubblicato da ImperiaPost relativo alla condizione di indigenza in cui versa in sig. Beltempo, che aveva raccontato di essere costretto, da quattro anni, a chiedere l’elemosina per sopravvivere. Di seguito il suo intervento:
“Leggo con stupore e amarezza la ricostruzione della “storia di Benedetto” pubblicata sulla Vostra testata on line.
Stupore perché ove interpellato avrei potuto precisare i dettagli della vicenda e quindi evitare il “montare” di un caso rapidamente rimbalzato sui social network alimentando polemiche e discussioni che, inevitabilmente, finiscono per perdere di vista la dimensione della notizia e generare pericolose derive populistiche.
Amarezza perché il caso riguarda una persona nata nel Comune che mi onoro di rappresentare, Cesio, il cui nome viene associato a una storia di (pseudo) abbandono da parte di una famiglia e di una comunità. (preciso peraltro che, per quanto concerne la riferita questione attinente gli uffici comunali, resto, come sempre, disponibile a fornire tutti i chiarimenti del caso ai soggetti interessati)
Non voglio poi, per rispetto nei confronti dell’uomo, entrare nel merito di una vicenda che, ove raccontata bene, probabilmente perderebbe i toni drammatici che va assumendo ma desidero precisare almeno un concetto.
Io appartengo, con orgoglio, a una cultura paesana e contadina con i pregi e i difetti che essa sottende; uno stile di vita ben diverso da quello assunto facendo ogni tanto capolino nei salotti buoni dei paesoni di provincia. Una cultura ancora viva nei piccoli borghi come quelli del Comune di Cesio (Arzeno, Cartari e Colle San Bartolomeo) e tanti altri del nostro entroterra.
Una cultura in cui vi è ancora un forte senso di appartenenza e una solidarietà tacita e spesso nascosta che porta a ricordarsi di chi è rimasto indietro e aiutare chi ha bisogno a prescindere dall’origine o dalla carta d’identità che ha in tasca. Una cultura che sa esprimere il bene nei fatti, con discrezione e pudore, senza sbraitare solidarietà da tastiera o cercare facili “mi piace” su facebook.”
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Non ce ne voglia il sindaco/presidente Natta ma in buona sostanza oltre alla sua difesa personale e al suo proclamato senso di appartenenza ad una cultura paesana e cittadina non ci ha detto se si occuperà del caso, cosa farà per andare incontro al problematiche del sig. Beltempo, se si può fare qualcosa per quella casa diroccata sulla quale, l’anziano indigente, è costretto a pagare l’Imu.
ImperiaPost è sempre a disposizione sua e delle altre persone coinvolte che vorranno intervenire nel merito di questa triste vicenda che coinvolge un uomo di 76 anni che è costretto ad umiliarsi chiedendo l’elemosina per sopravvivere.