IMPERIA – La Cisl interviene a seguito dell’incontro tenutosi ieri al Ministero dello Sviluppo Economico sul caso Agnesi. Al tavolo erano presenti i rappresentanti dell’azienda, dei sindacati, dell’amministrazione comunale, di Confindustria e un funzionario della Regione Liguria.
“Non siamo molto soddisfatti dell’incontro al Mise – scrive la Cisl – poiché manca un vero e proprio piano industriale. Ciò che ci è stato illustrato oggi, ieri per chi legge, è in gran parte la conferma di ciò che è stato detto negli incontri precedenti dove si ribadisce che la produzione proseguirà almeno fino alla fine di giugno 2016 e i posti di lavoro saranno garantiti fino al 31 dicembre 2016.
Si è tralasciato di dire anche con l’ausilio degli ammortizzatori sociali cosa non da poco .
Oggi è mancata la presenza di esponenti di spicco della regione che avrebbero dovuto rispondere agli attacchi da parte dell’azienda ai quali poi però viene chiesto aiuto economico in accordo col Ministero.
Il neo eletto Toti non avendo ancora nominato la giunta ieri sarebbe venuto volentieri ma era impegnato a Roma al Ministero degli Interni per l’emergenza profughi ma ci ha fatto sapere che continuerà a seguire la vicenda e ci incontrerà appena possibile.
Relativamente alla pubblicità è stato detto che la cifra a budget è stata già spesa per il 50% al 31 maggio 2015 con finanziamento proprio e che i feedback gli hanno fatto capire che questo tipo di pubblicità è anche meglio di quella televisiva.
Tra le altre novità presentate nel “piano industriale ” si parta di 25 prodotti studiati grazie alla partnership con l’Università di Pollenzo ma a noi ne hanno mostrato solo 7 in foto.
Si tratta di sughi e pesto che a quanto ci viene detto verranno fatti testare dalla forza vendita entro le due prossime settimane anche se non ci è stato detto quali aziende del nostro territorio li produrranno.
Si è parlato inoltre di ampliare gli spazi dei locali del nostro laboratorio di controllo qualità per poter creare un centro sviluppo e sperimentazione prodotti.
Al termine dell’incontro viene pronunciata questa frase: “Si ribadisce che non vogliamo uscire dal mercato della pasta. Si tratta di vedere se verrà fatta ad Imperia ed in piccolissima parte a Fossano o altrove”.