“Ramone ha dichiarato di non essere stato scelto da me alla guida della società, ma che l’indicazione era quella di eleggere Corradi. E’ vero, confermo, infatti fu la nostra seconda scelta, non di certo la prima. Lo ringrazio della precisazione perché mi ha tolto da un grave imbarazzo. Ramone non è “uomo” di Strescino, per carità. Lo scriva chiaramente”.
Paolo Strescino interviene a gamba tesa nella querelle relativa alla Rari Nantes il giorno dopo la conferenza stampa convocata dal presidente Luca Ramone.
“Il problema – prosegue Strescino – è che, per quanto ne so, Ramone è l’unico presidente di società sportiva in Italia, di ogni disciplina, che non solo non è stato in grado di versare un centesimo a sostegno della società, ma ancor meno di portare uno sponsor almeno per salvare la faccia. Credo che abbia dimostrato in più di un’occasione quanto ‘tenesse’ alla squadra femminile. Dopotutto credo che di ognuno valga la storia personale e professionale. La sera della festa scudetto non si presentò neppure, una vergogna oltre ogni limite. Quando divenne presidente, non era neppure socio. Per non parlare poi dell’ultima assemblea dei soci, quando non ha non hanno fatto votare un socio regolarmente iscritto (Biagio Parlatore ndr). Un fatto di una gravità inaudita e, credo, senza precedenti.
“La politica fuori dalla piscina? Ramone fa finta di non capire. Si dimenticano, lui e i suoi scudieri, che la Rari Nantes non è una società sportiva normale. Gestisce un impianto pubblico che è di proprietà degli imperiesi e che la stessa società percepisce 350 mila euro di contributo pubblico. Soldi degli imperiesi, in estrema sintesi. Quindi più se ne parla, per quanto mi riguarda, meglio è. Basta, peraltro, leggere i nomi dei soci che lo sostengono, hanno una chiara matrice. Questa mobilitazione, tutta politica, esclusivamente politica, mi pare un pò sospetta. Poi, vedendo chi ha presieduto l’assemblea, Rodolfo Leone, si capisce che Ramone stesso ha infilato a doppia mandata la politica nella vicenda. Mi stupisce anche che il consigliere Grosso, pronto ad attaccare il sottoscritto, dopo l’ultima assemblea dei soci non si sia più pronunciato in merito con la stessa veemenza. Un fatto davvero curioso. Fossi in Ramone, comunque, sarei molto preoccupato non tanto per l’ingresso della politica, ma perché l’assemblea non ha approvato il bilancio preventivo che sarà oggetto, mi auguro al più presto, di una prossima assemblea dei soci.
“Il futuro della famiglia Strescino nella Rari Nantes? Questo direttivo non stimola certo buone sensazioni. Di sport, sicuramente, sanno pochino. Quindi, per quanto riguarda la Strescino Srl, è molto probabile non sosterrà più la società. Parlerò anche con gli altri amici che hanno sostenuto la Rari fino ad oggi, ma credo la pensino già come me. Vedremo cosa la società proporrà a tutela dello pallanuoto maschile e femminile. Se ci convincerà il progetto ci saremo e, come sempre, faremo il possibile per convincere altri. Tuttavia qualche imprenditore vicino ai sostenitori di Ramone e Todiere ci sarà pure, spero. Potrebbero, magari, se hanno tempo, pensarci loro.
“La situazione sportiva? È talmente drammatica che fanno i tornei delle vecchie glorie anche con ragazzi nati tra il 1990 e il 1994, valutate voi se è stato costruito qualcosa di positivo o meno. Ramone dovrebbe parlare di queste cose, magari fare meno interviste, e lavorare di più sui giovani che, puntualmente, se bravi tecnicamente vengono ceduti ad altre società per raggranellare qualche migliaio di euro e tirare avanti a spizzichi e bocconi. Sulla squadra femminile, devo ammetterlo, mi sto godendo lo spettacolo. Una vicenda talmente mal gestita che ha sconfinato nel ridicolo. In 4 giorni hanno distrutto 15 anni di lavoro. Hanno distrutto un sogno per tutta la Città. Hanno distrutto un gruppo che ha scritto pagine di sport forse inarrivabili nel futuro. Hanno maltrattato, e uso un termine gentile, un professionista come Marco Capanna che è tra i migliori allenatori d’Europa. Questo resta, le altre sono solo chiacchiere da piscina”.