Sabato 20 giugno è la Giornata Internazionale del Rifugiato. Un data simbolica che cade in un momento estremamente complesso, qui a Ventimiglia. Da un lato il dramma umanitario, troppe volte già visto da queste parti, causato dalle scellerate politiche italiane e dalla totale assenza di un sistema efficace di accoglienza. Dall’altro lato la prorompente protesta intrapresa dai profughi sul confine, che da quella scogliera arsa dal sole stanno rivendicando il proprio diritto a un’esistenza dignitosa, contro l’inumanità di un’Europa Fortezza mai così chiusa e impaurita. Un’Europa dipinta come uno spazio di libertà, ma che si rivela sempre di più schiava di un sistema capace solo di produrre miseria e paure, incapace di garantire i diritti umani più basilari.
Di fronte a questa situazione, riteniamo importante costruire un momento di riflessione e mobilitazione comune, che riesca a mettere al centro i temi della solidarietà, dell’accoglienza e del rispetto dei diritti umani. Di fronte all’immobilismo istituzionale più totale, chiediamo un’azione incisiva e immediata, che possa sbloccare una situazione ormai insostenibile. Una risposta al dramma umanitario, che tenga conto delle esigenze di queste persone, è più che mai necessario.
Diamo quindi appuntamento a tutte le persone che in questi giorni hanno manifestato la loro solidarietà concreta e a tutte quelle che vogliono unire le loro voci per chiedere un’Italia e un’Europa più solidali, a un presidio che si svolgerà sabato alle ore 14 presso il piazzale delle stazione di Ventimiglia.
