Genova. “Ci aspettiamo di riuscire a salvare dalla chiusura e dalla riduzione di orario almeno un terzo dei 42 uffici postali coinvolti dal piano di razionalizzazione di Poste Italiane su tutto il territorio regionale”. Così Michele Malfatti, Coordinatore della Consulta dei Piccoli Comuni di ANCI Liguria, a conclusione del tavolo di confronto aperto con Poste Italiane da ANCI Liguria, con il supporto della Regione Liguria sotto il profilo tecnico.
“Pur non avendo accolto in toto le nostre richieste, Poste Italiane ha manifestato la disponibilità e la volontà di riesaminare le singole situazioni, recependo i nostri criteri e tenendo in considerazione alcune specificità del nostro territorio, come la conformazione geografica, l’incidenza della popolazione anziana, la rilevanza turistica e naturalmente l’indispensabile funzione di presidio sociale svolto dagli uffici postali, in particolare nei Piccoli Comuni, soprattutto laddove si sta compiendo uno sforzo verso le Unioni e le gestioni associate” – ha proseguito Michele Malfatti.
“In ogni momento di confronto, ANCI Liguria ha analizzato e condiviso con l’Azienda la situazione di ogni singolo ufficio postale coinvolto, chiedendo e ottenendo di verificare scrupolosamente l’effettivo flusso di utenza e sopratutto portandola a vagliare ogni situazione, non solo dal punto di vista economico, ma focalizzando l’attenzione sulle informazioni fornite dalle Amministrazioni e sulle particolari esigenze delle comunità locali – ha spiegato Pierluigi Vinai, Segretario Generale di ANCI Liguria. – Siamo riusciti a condurre Poste Italiane alla revisione del piano di razionalizzazione: ora aspettiamo la sua definitiva rimodulazione, con il dettaglio degli uffici postali coinvolti in Liguria”.