Genova. Si comunica che ieri, lunedì 22 giugno, è stata aperta al pubblico la Biblioteca Digitale Ligure (BDL), liberamente accessibile all’indirizzo:
http://bibliotecadigitale.regione.liguria.it/
La BDL è un servizio pubblico che ha lo scopo di facilitare al massimo l’accesso degli utenti ai contenuti digitali prodotti dalla Regione o messi a disposizione dalle biblioteche o da altre istituzioni liguri, tanto derivati da originali di altra natura (ad esempio libri antichi) quando prodotti dall’origine in formato digitale.
Attualmente contiene principalmente riproduzione di materiali rari manoscritti o a stampa posseduti da biblioteche liguri (libri antichi, materiale cartografico, periodici liguri, opuscoli), ma sono in fase di caricamento o di acquisizione anche contenuti di altro tipo, inclusi quelli multimediali.
Ringraziamo tutte le biblioteche che hanno finora collaborato e speriamo che se ne aggiungano molte altre.
Per quanto riguarda le condizioni di fruizione, vengono privilegiate le licenze libere, ed in particolare le Creative Commons, compatibilmente con le previsioni della normativa sul diritto d’autore e gli accordi coi fornitori di contenuti.
La BDL è aperta alla collaborazione di tutte le istituzioni che lo desiderino. Le modalità per la fornitura di contenuti sono individuate dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 427/2014, nella quale è particolarmente importante l’art. 7 che individua le politiche di licenza sui contenuti digitali.
I documenti presenti nella BDL saranno anche raggiungibili, già nei prossimi giorni, dal CBL – Catalogo delle Biblioteche Liguri (http://www.catalogobibliotecheliguri.it/) tramite un link che apparirà nelle schede corrispondenti.
Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e per meglio individuare le modalità tecniche di fornitura dei contenuti.
Gli utenti della BDL sono altresì invitati a far conoscere eventuali commenti, proposte per miglioramenti o segnalazioni di malfunzionamenti.
Informiamo infine che lo stesso software utilizzato per la BDL, realizzato su commessa regionale dalla ditta Inera di Pisa (http://www.inera.it/) verrà messo a disposizione sotto licenza libera GPL. Anche lo stack software utilizzato per l’applicativo (dal sistema operativo Linux al framework Fedora) è composto interamente da software libero.