Si è svolta oggi presso la camera di Commercio di Imperia la presentazione del documento di analisi “L’economia della Liguria”, a cura della Sede di Genova della Banca d’Italia. I principali punti di discussione hanno riguardato i settori dell’import/export, che nel 2014 si è stabilizzato, grazie alla crescita delle esportazioni; il settore edile, che rimane in difficoltà, anche se nei prossimi anni dovrebbe ricevere una spinta dall’avvio di lavori programmati nel settore pubblico; i comportamenti di spesa delle famiglie, su cui ha avuto un peso negativo l’incertezza del reddito che ha spinto a risparmiare, facendo aumentare i depositi bancari; i flussi turistici, il cui calo è stato bilanciato dalle presenze straniere in crescita.
Un’attenzione particolare è stata riservata al tema dell’occupazione: il mercato del lavoro in Liguria ha infatti subito un peggioramento rispetto al 2013, a causa del calo occupazionale dei dipendenti a tempo indeterminato e dei lavoratori più giovani, che, specialmente se laureati, preferiscono lasciare la regione. Anche per quanto riguarda il settore dei prestiti bancari alle imprese, la Liguria ha confermato il trend negativo degli ultimi anni, mentre le erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni hanno mostrato segnali di ripresa.
Sono intervenuti, in qualità di relatori, Franco Amadeo, presidente CCIAA Imperia, Mario Venturi, direttore Sede di Genova della Banca d’Italia, Andrea Migliardi, Ufficio Analisi e Ricerca economica della Banca d’Italia di Genova.
“Nel corso del 2014 – dichiara Mario Venturi, Direttore della Banca d’Italia – si sono verificati segnali di progressivo miglioramento soprattutto sul finire dell’anno, che si sono poi consolidati nel primo trimestre del 2015. Vi sono senz’altro segnali di miglioramento nell’andamento delle esportazioni e la Liguria è, tra tutte le Regioni italiane, quella che ha registrato il più alto tasso di variazione percentuale delle esportazioni. Ha giocato un ruolo importante, soprattutto in Liguria, anche una buona dinamica degli investimenti, con i consumi delle famiglie che sono lievemente migliorati. I segnali positivi vengono anche dall’andamento dell’attività portuale grazie all’aumento della movimentazione delle merci, in particolare nel settore dei container. Fin qui i segnali più positivi, mentre sono ancora incerte le prospettive del mercato del lavoro e del mercato del credito, che continua a registrare una caduta dello stock complessivo di finanziamenti. Siamo di fronte, quindi, ad un quadro che deve ancora consolidare i segnali di ripresa, alcuni dei quali, comunque si sono potuti manifestare nei primi mesi del 2015. Rispetto alla crisi i nostri dati segnalano un miglioramento del clima di fiducia sia delle imprese, che delle famiglie. Vi è un recupero dell’attività produttiva ma, ripeto è ancora presto per affermare che la crisi è passata alle spalle. Si prospetta una inversione ciclica, i cui segnali però si dovranno consolidare nei prossimi mesi.”
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“Siamo di fronte ad una reazione positiva del mercato, caratterizzata da tassi d’interesse che arrivano addirittura attorno al 3 – 3.5%, con prestiti a lungo termine da 10-15 anni, che non si vedevano da tempo e forse non si sono mai visti neanche negli anni ’60 -’65.”
Sono queste le parole di Franco Amadeo, presidente CCIAA Imperia, che prosegue: “Questa positività è conseguenza anche della riduzione del famoso differenziale tra noi e la Germania. Ci auguriamo che il 2015 faccia ripartire alcuni settori che sono fondamentali per la nostra economia. Come presidente della Camera di Commercio, voglio ricordare come il risparmio stia continuando ad aumentare in Liguria. Da una parte non c’è propensione all’investimento, dall’altro c’è la propensione al risparmio.”
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“ La nostra è una Regione in cui l’industria manufatturiera è molto limitata e dove in realtà l’aspetto più importante lo fa il terziario. Se andiamo a vedere le esportazioni, il settore agricolo è quello che ha dato il maggiore contributo all’esportazione, forse con eccezione della provincia di La Spezia, legato alla marina e ai grandi cantieri“.
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A cura di Anna Innocente Furina
