“Nel 2015 non si può tollerare qualcosa di così disgustoso e odioso come il circo. Tutti, non solo gli animalisti, dovrebbero opporsi ad una pratica così brutale, finalizzata solo al divertimento di alcuni e all’arricchimento di altri”. Sono parole forti e profondamente sentite quelle di Giulia Tassone, vegana e animalista convinta da ormai 9 anni, che, insieme ad altri attivisti, presidierà l’ingresso al tendone del Circo Orfei fino a lunedi sera, giorno in cui la carovana “leverà le tende” da Imperia.
Non è la prima volta che Giulia partecipa ad una iniziativa di questo tipo. Per lei infatti ogni forma di segregazione di esseri viventi che “provano dolore e sofferenza reali” dovrebbe essere assolutamente abolita. No quindi al circo, ma anche agli acquari, agli zoo e a tutti i contesti in cui gli animali non sono nel loro ambiente naturale, ma vengono sfruttati per intrattenere persone che hanno deciso di divertirsi “sulla pelle di altri esseri viventi”.
“Non siamo qui per fare danni, ne’ tantomeno per infastidire nessuno. – Prosegue Giulia. Siamo qui per dire che al giorno d’oggi se si è ignoranti, lo si è per scelta. Chiunque può accendere il computer e guardare centinaia di video che documentano con quali terribili pratiche gli animali da circo vengono addestrati. Se solo una delle persone con cui riusciremo a parlare tornerà a casa e si farà delle domande, avremo già raggiunto un importante risultato”.
Negli ultimi anni in Italia è sicuramente cresciuta la sensibilità nei confronti degli animali, anche grazie a avvenimenti eclatanti che sono balzati agli onori della cronaca, su tutti quello del canile-lager di Greenhill. In questi casi, però, sono stati protagonisti cani e gatti, animali da compagnia, più vicini al quotidiano di ognuno di noi. Quella di Giulia é invece una battaglia culturale su tematiche a cui gli italiani non sono abituati, come la salvaguardia e il rispetto di ogni forma di vita animale, vicina e lontana, domestica ed esotica.
“Il territorio di un solo elefante in natura può estendersi dai 20 ai 400 km quadrati – conclude Giulia. Come si può pensare di tenerlo chiuso in una gabbia?”
https://www.youtube.com/watch?v=fiwg8PyVLMw
A cura di Anna Innocente Furina