5 Novembre 2024 05:14

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5 Novembre 2024 05:14

IMPERIA. LETTERA APERTA DEL CONSIGLIERE POILLUCCI (FI) A CAPACCI:”CITTÀ IN CRISI?. COLPA SUA, HA MESSO IN PIEDI UNA SQUADRA INUTILE” /IL TESTO

In breve: Il Capogruppo di Forza Italia Piera Poillucci, scrive una lettera aperta al Sindaco Carlo Capacci sulla situazione di degrado in cui versa ormai da tempo la città.

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Imperia. Il Capogruppo di Forza Italia Piera Poillucci, scrive una lettera aperta al Sindaco Carlo Capacci sulla situazione di degrado in cui versa ormai da tempo la città. Di seguito il testo:

“Due anni di amministrazione di Centro Sinistra, con a capo il Sindaco Capacci e non c’è chi non veda la situazione avvilente in cui è caduta la Citta di Imperia.

Due grandi ed evidenti errori, non so dire se frutto di incompetenza o solo di leggerezza.

Il primo: la manutenzione non è stata considerata una priorità – e non lo è neppure oggi – quando era invece evidente a chiunque vivesse qua (e non a Saint Tropez o a Boston!) che occorreva pulire, illuminare, sistemare asfalti e marciapiedi, arredo urbano e verde pubblico.

Il secondo: l’Amministrazione è sempre in affanno – presa sempre dai cambiamenti e dalle beghe “di poltrona” – non programma, non decide obiettivi e, quindi, non li finanzia.Il bilancio preventivo per il 2014, infatti, è stato presentato quando l’anno era ormai finito, ad ottobre 2014, il preventivo per il 2015 non è pronto, ed è ormai finito il mese di giugno.
Quello che in pratica consegue a questo ritardatario modo di amministrare si traduce, inevitabilmente, nel non avere la disponibilità economica e nel non poter attingere alle casse comunali se non “per dodicesimi” rispetto al bilancio dell’anno precedente.
E’ chiaro che quando i danari sono pochi – è certamente vero che i trasferimenti statali sono diminuiti – occorre amministrare le sostanze (poche) con maggiore abilità e previsione. Bisogna prevedere e spendere con oculatezza, gli sprechi oggi si pagano più duramente. La navigazione a vista della Giunta e del Sindaco sta producendo così le sue scontate conseguenze.

In questa asfittica situazione abbiamo sin qui sentito soltanto auto assoluzioni di Capacci e di Imperia Cambia (il gruppo politico del sindaco e dell’ex vice sindaco L.Lanteri), fondate sull’attribuzione di responsabilità alle amministrazioni di Centro Destra, alla TraDeCo, alle società partecipate del Comune di Imperia, ma niente autoanalisi.

E’ vero che l’amministrazione di Centro Destra ha investito molto sullo sviluppo e l’ammodernamento della città. Per far questo ha partecipato a bandi per finanziamenti pubblici, dimostrando grande sinergia fra politica e uffici comunali, e capacità di rapida scelta (i tempi spesso sono molto brevi, come ci ricorda il Cons. Gaggero, già Assessore ai Lavori Pubblici, e occorre lavorare sodo, senza chiacchiere) ed ha ovviamente acceso dei mutui. Ora tocca a questa amministrazione raccoglierne l’eredità e portare a termine le opere, dimostrandosene all’altezza.

Suvvia, è sotto gli occhi di tutti come, invece, le aiuole (marroni!) della Marina di Porto Maurizio facciano il paio con il confuso, quanto costoso spartitraffico, del Lungomare Vespucci (la c.d. superstrada) e come le pozze navigabili della Spianata Borgo Peri si possono assimilare alla lordura dei Portici di Via Bonfante.

I tratti di asfalto rifatti negli ultimi due anni sono quelli pagati dalla Alpitel, in base ad una vecchia convenzione, per il resto il Comune ha asfaltato Via Boine. Vi ricorderete quella annosa scarificazione, similmente oggi se ne può godere nella curva di Via Martiri.

Le colpe dell’attuale situazione, però, Sindaco non possono essere sempre degli altri: che sia la TraDeCo (che tanto affidabile la giudicava proprio Lei quando gli affittava i Suoi immobili in concomitanza col ballottaggio), che siano i precedenti amministratori (ma chi il Suo attuale Assessore Strescino, già sindaco di cui lei è stato anche vice sindaco? o l’ex vice sindaco ed ex, per dodici anni, Ass. all’Urbanistica, Porti e Demanio e, poi, fondatore proprio del Suo gruppo politico Imperia Cambia, l’Arch L. Lanteri?), che siano le società partecipate (ma quali? Imperia Servizi di cui Lei era presidente e per la quale era progettista’ oppure Imperia Yacht di cui Lei era amministratore unico? o forse allude a quegli amministratori uscenti, ma non usciti, perché da Lei rinominati oggi?) che siano le varianti ai corposi progetti pubblici (compresa quella della Sairo-Incubatore di Imprese guastata dalla coppia Strescino Sindaco-Calcagno Ass. al Bilancio, anche quest’ultimo Suo uomo di fiducia? ma quale paura delle varianti ai progetti, poi, con tutti gli architetti, ingegneri e geometri che ha in Giunta ed in Consiglio?).

Caro Sindaco – sì, La chiamo così perché in questi due anni un po’ l’ho conosciuta – è proprio Lei che ha sbagliato: ha messo insieme una squadra che non funziona (chi è solo “chiacchiere e distintivi”, chi è assessore solo ai regolamenti (impossibili!), chi è troppo distante dalle esigenze della gente, chi sanziona e reprime ma non sa fornire servizi) e la Sua squadra non è in grado fare nulla di utile e positivo per la Città.

Lei si è posto come l’uomo del cambiamento, il paladino della legalità, l’abile navigatore ora che il vento è cambiato. Lei ha con sé, invece, il peggio del passato, è accusato in processi per reati odiosi e molto gravi ed è un marinaio che non sa dove andare e, quindi, non c’è vento favorevole che Le possa giovare.”

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