26 Dicembre 2024 06:02

26 Dicembre 2024 06:02

IMPERIA. PORTO TURISTICO. L’EX PRESIDENTE APPI COZZOLINO PARLA A IMPERIAPOST:”ECCO COM’È ANDATA L’ASSEMBLEA” / DETTAGLI

In breve: "Evidentemente, per come sono andate le cose e per come è stato posto il tema, e questa si è una mia responsabilità, molti l'hanno inteso come il doversi pronunciare e scegliere fra la mia persona e l'avvocato Pani..."

cozzolino

Il presidente dimissionario dell’APPI Giovanni Cozzolino interviene per chiarire la sua posizione relativamente all’ultima assemblea dei soci che lo hanno portato a rassegnare le sue dimissioni. 

“Immediatamente dopo la costituzione dell’Associazione, – scrive Cozzolino – su suggerimento dei legali (luglio 2012) molti titolari aderenti all’Appi diedero mandato ai legali per procedere, con la richiesta di risarcimento per danni, contro il Comune, la Porto di Imperia ed Acquamare;

Stessa cosa è avvenuta, per ciò che concerne il penale, con la costituzione di parte civile nel processo di Torino, nel corso del quale, come ricorderà, ci siamo ripetutamente incontrati;

Io sono stato eletto il 22 settembre 2012 quindi in data successiva alla decisione, a cui anch’io partecipo, di aderire all’azione legale.

Nel periodo della mia “gestione”, com’è logico che sia, abbiamo mantenuto rapporti ed avuto contatti con le varie “controparti” che si sono succedute nella gestione del porto ed anche con l’Amministrazione Comunale e con il Sindaco di Imperia che, in questa fase,forse suo malgrado, è il vero “artefice” della vicenda.

In merito a ciò nelle ultime settimane abbiamo avuto diversi contatti con la Goimperia che si sono interrotti ad un passo da un possibile accordo che avrebbe visto, tra l’altro, anche l’adesione dell’Assoporto. Tali contatti, come nelle precedenti occasioni, sono stati attivati, con l’accordo di tutto il Direttivo Appi, nella consapevolezza/convinzione che senza la partecipazione dei Titolari di posto barca nessuna azione tesa al risanamento ed al completamento del Porto è possibile e che, l’affidarsi esclusivamente all’esito dell’azione legale, se e quando questa si concluderà a favore dei Titolari, sarà esclusivamente una vittoria di Pirro perchè, nel frattempo del porto e dei nostri investimenti saranno rimaste solo poche e “maleodoranti” macerie.Tale attività non ha certamente danneggiato gli interessi dei Titolari ma è, ovviamente, in contrasto con gli interessi di qualcuno che dalle vertenze legali trova il suo motivo di sostentamento e guadagno.

Per finire lo “scontro” registrato in Assemblea ha riguardato esclusivamente il ruolo e la funzione del Direttivo che, nella mia visione delle cose, deve essere autonomo e propositivo e non dipendere dalla linea dettata dai legali. Evidentemente, per come sono andate le cose e per come è stato posto il tema, e questa si è una mia responsabilità, molti l’hanno inteso come il doversi pronunciare e scegliere fra la mia persona e l’avvocato Pani, e, per il rapporto individuale intercorrente con lo stesso, molti hanno preferito rimarcare la fiducia nell’avvocato invitando il sottoscritto a ridimensionare le pretese circa il ruolo del Presidente del Direttivo cosa che, ovviamente, significa “sfiducia” nei miei confronti e che comporta, come conseguenza logica, le mie dimissioni dall’incarico.

Chi vi ha fornito il resoconto dei nostri lavori in modo così palesemente difforme dalla verità o è in malafede o persegue obiettivi per me difficili da decifrare e che non vanno, comunque, nell’interesse dei Titolari di posto barca. Peccato che anche il Sindaco, sulla base di quel resoconto falso e distorto, si sia lasciato andare a commenti che poca attinenza hanno con la realtà delle cose”. 

 

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