23 Novembre 2024 19:25

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23 Novembre 2024 19:25

IMPERIA. DEGRADO SPIAGGIA BORGO PRINO. CASANO: “SI RIPORTI AI LIVELLI DI DECENZA PROPRI DI UNA CITTÀ CON AMBIZIONI TURISTICHE”

In breve: Alessandro Casano, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale a Imperia, interviene in merito alle condizioni di degrado in cui versa la spiaggia di Borgo Prino, oggetto delle proteste dei turisti

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Alessandro Casano, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Imperia, interviene in merito alle condizioni di degrado in cui versa la spiaggia di Borgo Prino, questa mattina oggetto delle proteste dei turisti.

Ho fatto personalmente un sopralluogo al Prino per ascoltare le proteste degli utenti e verificare lo stato di assoluto degrado in cui si trova la spiaggia libera, il cui benvenuto è offerto da un mucchio di terra e detriti lasciato lì senza un perché.
Il solo fatto di aver destinato quella spiaggia agli utenti con i cani non giustifica lo stato vergognoso in cui è stata lasciata. Quel degrado è anzi offensivo nei confronti dei proprietari di animali e dei cani stessi. E’ impensabile che chiunque possa servirsi di una spiaggia colma di detriti, sassi enormi e sporcizia, tant’è vero che in molti hanno pensato di utilizzare le aiuole. Senza che gli si possa dare torto.
Ho condiviso la decisione di ammettere i cani in alcune spiagge ma qui manca ogni forma di recinzione o delimitazione e la promiscuità è veramente eccessiva, con tutte le conseguenze che si possono immaginare anche per la maleducazione di molti proprietari di animali.
La destinazione all’utilizzo con cani andava ragionata in base all’utenza. Meglio sarebbe stato adibire alla balneazione con cani la spiaggia libera più a levante, molto meno frequentata anche se non meno bella.
La spiaggia più vicina ai parcheggi, di maggiore impatto visivo, molto più frequentata e decisamente più comoda per gli utenti più anziani e famiglie con bambini, deve essere riportata ai livelli di decenza propri di una città con ambizioni turistiche in modo tale da non costringere le persone a trovare rifugio dalla sporcizia nelle aiuole per non doversene andare”.

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