Oltre 8,5 milioni di euro (8.554.663, 19 euro) sonanti entreranno nelle casse del Comune di Imperia nei prossimi mesi. È questa, infatti, la cifra complessiva che gli imperiesi pagheranno nel 2015 di TARI, la tanto odiata tassa sui rifiuti. Odiata soprattutto in un momento come questo, in cui, se si parla appunto di rifiuti, i soldi escono dalle tasche dei contribuenti, ma non si traducono in servizi efficienti. È di pochi giorni fa, infatti, la notizia che il Comune ha deciso di rescindere il contratto con la Tra. De. Co., a causa dei gravi inadempimenti contrattuali di quest’ultima.
Come affrontano gli imperiesi una spesa così gravosa, non sapendo a chi verrà affidato il futuro appalto per la raccolta dei rifiuti nella loro cittadina? Interrogato sulla questione, Guido Abbo, Assessore al Bilancio del Comune di Imperia, ha risposto così: “Gli imperiesi sanno che anche, anzi specialmente, in momenti complicati come questo è meglio non fare mancare il loro apporto economico per garantire la regolarità del servizio. L’anno scorso, quando il caso Tra. De. Co. era già montato, il 95% dei contribuenti ha saldato regolarmente la TARI, il che significa che le tariffe erano calibrate con una certa attenzione. Chiaramente noi, come Amministrazione Comunale, abbiamo avviato un contenzioso con la Tra. De. Co. e richiesto l’applicazione di penali per l’inadempienza del servizio. Se ci sarà qualcosa da restituire ai cittadini, saremo ben contenti di farlo in futuro”.
L’unica buona notizia è che, per il momento, per gli imperiesi non sono previsti aumenti rispetto al 2014. Il Piano Economico Finanziario, che dovrebbe contenere anche gli eventuali aggiornamenti delle tariffe TARI 2015, non è stato approvato e il Consiglio Comunale ha deciso di iniziare a battere cassa applicando le tariffe dell’anno passato, per salvaguardare la sostenibilità finanziaria del Comune e assicurare così lo svolgimento del servizio di raccolta rifiuti.
Famiglie ed esercenti hanno già ricevuto i bollettini per il pagamento della tassa, suddivisa in quattro rate bimestrali. In tutto nelle casse del Comune entreranno, come detto, oltre 8,5 milioni di euro, che per il momento sono considerati un “acconto” della TARI 2015. Se entro fine anno verrà stabilito un aumento delle tariffe, ai contribuenti verrà inviato un bollettino di conguaglio. Se invece così non fosse, come tutti gli imperiesi auspicano, questo “acconto” rappresenterebbe il totale definitivo da pagare. E questa sarebbe una vera e propria boccata d’ossigeno in un momento in cui la pressione fiscale è alle stelle e i servizi, troppo spesso, scarseggiano.
A cura di Anna Innocente Furina