Una vera e propria montagna di spazzatura. Lattine, cartacce, involucri di gelati, di succhi di frutta e di salumi, stoviglie in plastica e chi più ne ha più ne metta, estratti non da un cestino dell’immondizia e neppure raccolti da terra, ma tirati fuori da una installazione che riporta il nome del progettista dei Giardini Dante Novaro a Borgo Prino, l’Architetto De Andreis. Ad estrarre questa valanga di rifiuti, non senza difficoltà, è stato questa mattina un operaio della Tra. De. Co. nell’ambito delle operazioni di pulizia dell’arenile.
È questa, dunque, l’altra faccia delle proteste che hanno visto turisti e imperiesi chiedere a gran voce di liberare dai rifiuti il tratto adibito a spiaggia amica dei cani e oggetto, da tempo, di un braccio di ferro tra chi è pro e chi è contro la presenza di animali. Un quadro desolante di cui sono responsabili sia i cittadini che la Tra. De. Co. che a giudicare dalla quantità di rifiuti presenti, talmente tanti che era davvero impossibile non accorgersene, evidentemente non ha svolto le operazioni di pulizia con la necessaria cura.
L’installazione, che si trova proprio al confine tra la spiaggia e i Giardini Dante Novaro, era stata collocata in quel punto in occasione dei lavori di abbellimento della zona, che avevano visto la creazione di uno spazio pubblico con giochi d’acqua, di uno spazio verde, di una piazza e di un parco giochi in prossimità della spiaggia.
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A cura di Anna Innocente Furina