La CISL Medici esprime la massima vicinanza e solidarietà ai lavoratori del settore ferroviario ed agli Utenti coinvolti nel grave episodio verificatosi ieri, a danno di Treno Regionale con lancio di pietre contro il convoglio da parte di sconosciuti teppisti.
Il Dott. Gianluca LISA del Dipartimento Comunicazione Esecutivo Nazionale CISL Medici scrive: “L’ episodio che ieri ha visto vittima un macchinista, va ad inanellarsi ad una sinistra teoria di aggressioni , vedi i recenti fatti di cronaca, che hanno visto vittime lavoratori delle Ferrovie: servitori dello Stato che hanno rischiato la vita per chiedere l’ esibizione del titolo di viaggio a soggetti che, in una nazione normale, soggiornerebbero stabilmente nelle patrie galere.
In particolare, usufruendo quotidianamente lo scrivente del Servizio Ferroviario pendolare, sottolineo il grande coraggio e senso del dovere di Controllori di sesso femminile che senza paura ed in pericolosa solitudine, controllano i titoli di viaggio a personaggi, spesso in gruppo, che incuterebbero timore anche ad una pattuglia della Polizia Militare, facendoli scendere dal convoglio con autorevolezza quando privi del titolo di viaggio.
I suddetti fatti riportano alla cruda realtà di quanto i più fedeli servitori dello Stato, si sentano soli.
Non solo i lavoratori e gli Utenti delle Ferrovie, ma anche Magistrati, forze dell’ Ordine ( Carabinieri e Polizia) ed i Medici delle Emergenze (118, Pronto Soccorsi e Psichiatri) che fronteggiano, con organici sempre più ridotti e sempre più pericoli quotidiani sia la delinquenza spicciola sia la violenza che deriva dall’aumento dell’ incidenza delle condotte patologiche Psichiatriche, si sentono abbandonati da chi ci Governa; ciò anche constatando spesso l’impunità che consegue alle condotte antisociali e criminose.
I treni del nostro paese sono frequentati da lavoratori e condotti da personale che hanno tutti il diritto di poter viaggiare senza paura e tornare incolumi dalle loro famiglie la sera.
Il Governo, deve investire in Personale ed incrementare gli organici delle Forze dell’ Ordine, in modo da garantire la sicurezza sui treni, e modificare Leggi che tutti temono permetterebbero sicuramente, oggi come oggi e come quotidianamente apprendiamo dai media, agli autori del criminale gesto di ieri, di non essere sottoposti ad alcuna pena detentiva.”
