Debellata la sindrome da telefono cellurare in consiglio comunale? Sembra proprio di sì. La cura dei cartellini fuxia sembra aver dato i suoi risultati. Ieri sera durante la seduta del consiglio comunale di Imperia solo pochissimi hanno “sgarrato” facendosi pizzicare con il cellulare alla mano. Ma veniamo subito alle temutissime pagelle del consiglio.
Lorenzo Lagorio (detto Cicciò) PD voto 7: I suoi interventi hanno sempre un qualcosa di esilarante, senza peli sulla lingua dice le cose come stanno ma a volte lo fa con una leggerezza che lo mette nei guai. Frase della serata: “Le società partecipate sono state create per trovare posto ai tombati alle elezioni”. Cicciò dimentica, però, che il suo segretario provinciale, Pietro Mannoni fa parte del consiglio di amministrazione dell’Amat. Onesto.
Riccardo Ghigliazza (Imperia per tutti) voto 5: Dietro al giovane consigliere comunale ci sarebbe un “ghost writer” che gli scrive gli interventi e le dichiarazioni di voto. Ieri sera abbiamo intercettato un “pizzino” che alleghiamo in copia per i più curiosi. Inesperto.
Oliviero Olivieri (PD) voto 7.5: Con un piede malconcio a causa delle sue prestazioni calcistiche si presenta ugualmente in consiglio per adempiere ai suoi doveri di rappresentanza. Interviene e sorretto dalle stampelle e fa pure bella figura: Eroico.
Guido Abbo (assessore alle partecipate) voto 7.5: preciso, disponibile e puntuale. Illustra la pratica dell’Eco Imperia in modo chiaro e dettagliato tanto da ricevere i complimenti dell’opposizione. Bomber.
Ida Acquarone (Pdl) voto 8: Il medico-ristoratrice di Porto Maurizio si scaglia con una furia cieca e un po’ attempata contro i giovani urlatori del sabato sera della Marina di Porto Maurizio. In difesa dei turisti da 0 ai 100 anni sfora il tempo massimo per il suo intervento e si vede spegnere il microfono dal presidente del consiglio comunale. Scatenata.
http://www.youtube.com/watch?v=-HTlnNOUY34 (qui il video del suo intervento)
Alessandro Casano (La Svolta) voto 7.5: Sostituisce egregiamente il presidente del consiglio Strescino in pausa sigaretta ma quello che ci sorprende di più è che per la prima volta da quando è sceso in politica non ha parlato del P.O.R. (progetto dal Parasio al mare). Quando squilla il telefono il consigliere si alza ed esce dall’aula per parlare. Maturo.
Antonio Russo (Movimento cinque stelle) voto 7: L’impegno e la voglia di recuperare la scarsa prestazione della scorsa seduta lo porta a presentare alcune question-time e ad intervenire con pertinenza durante il consiglio. Ancora qualche problema a capire i meccanismi della politica ma crediamo che possa migliorare molto. Concentrato.
Carlo Capacci (Sindaco di Imperia) voto 7: “Ha abbandonato il suo Iphone per dedicarsi alla discussione in consiglio comunale. Rispetto la scorsa volta sembra molto più a suo agio tra i banchi del consiglio comunale. Attento alla forma e alla sostanza. Istituzionale
Cara Glorio (Movimento cinque stelle) voto 7: La mise di ieri sera ha turbato i sogni degli uomini in sala. È già stata soprannominata la Jessica Rabbit del consiglio comunale. Molto attenta a non farsi pizzicare con il suo cellulare fuxia in mano ha avuto la meglio sul segugio in cerca di una foto con l’arma del delitto in mano. Scaltra.
Paolo Montesano e Simone Vassallo (Laboratorio per Imperia) voto 5.5: Sono i candidati ideali per la nomina del consigliere silenzioso dell’anno. Prima di loro solo l’ex consigliere Silvio Canetti aveva fatto meglio. Fermi, immobili quasi come se fossero finti. Statici.
Camilla Balestra (Pd) voto 6: Trascorre gran parte della serata a ridere e scherzare con il Gus (il consigliere Riccardo Ghigliazza). Come dare torto alla giovane pallavolista alla sua destra c’è Fiorenzo Marino. Distratta.
Paolo Strescino (presidente del consiglio) voto 7: La sua prestazione nella veste di presidente del consiglio è migliorata sensibilmente. Comprensivo e fermo al punto giusto. Si fa pizzicare a scrivere un sms (la chiamata è giustificata). Corretto.
Antonello Ranise (Pdl) voto 7.5: La velata stoccata nei confronti del consigliere Diego Parodi sulla questione delle polizze ai dipendenti comunali entrerà nella storia del consiglio comunale. Porta pazienza durante l’intervento della sua collega Acquarone cercando di mettere, invano, a posto il suo microfono. Volpe.
Mauro Servalli (Imperia Bene Comune) voto 7: Il giovane consigliere ci mette l’impegno e la competenza propria di un politico navigato. Riesce ad “estorcere” oltre un minuto al presidente del consiglio Strescino e presenta alcune interessanti question-time. Promettente.
I cartellini fuxia vanno a Ranise (è il secondo), Gaggero, Strescino (non per una chiamata ma per un sms) e Montanari. I sospettati (ma furbi a non farsi beccare) sono Cara Glorio, Piera Poillucci e Fulvio Balestra.