I Carabinieri del Nucleo Operativo di Alassio hanno tratto in arresto con l’accusa di minacce e maltrattamenti un 34enne (I.M.) originario del Bangladesh che da alcuni mesi maltrattava e minacciava la moglie, sua connazionale, (S.S.) di 26 anni. La donna dopo le ripetute minacce e lesioni subite che le hanno provocato un aborto è fuggita di casa rifugiandosi a Imperia a casa di un altro giovane connazionale.
Da quel momento il marito, un commerciante ambulante, ha iniziato a dargli la caccia e a minacciare di morte entrambi i giovani arrivando ad offrire una ricompensa a chi lo avrebbe aiutato a ritrovare la donna. Da lì la decisione della donna, assistita dall’avvocato Ramadan Tahiri, di raccontare tutto ai Carabinieri di Imperia che per competenza hanno trasmesso gli atti ai colleghi di Alassio. La donna ha vissuto per alcuni mesi segregata in casa nel centro di Oneglia per la paura di essere trovata da marito.
A chiedere la misura cautelare in carcere con le accuse di lesioni personali, procurato aborto e maltrattamenti in famiglia al GIP del Tribunale di Savona Fiorenza Giorgi è stato il Pubblico Ministero Giovanni Battista Ferro.