I figli di Domenico Carenzo non si arrendono. Nonostante lo stop ufficiale alle ricerche, Diego e Giulio hanno deciso di istituire un gruppo di ricerche autonomo, composto da amici, colleghi di lavoro e volontari del Cai, di cui Domenico faceva parte da anni.
“Lo Stato ci ha voltato le spalle e allora proseguiamo da soli – raccontano a ImperiaPost – Abbiamo già raccolto l’adesione di 50 persone tra amici e colleghi. Coordineremo il tutto attraverso un gruppo su whatsapp. Inizieremo sabato (domani, ndr). Faremo ricerche a turni di circa dieci persone, al mattino, dalle 6 alle 10 e al pomeriggio dalle 17 all’imbrunire. Sono orari indicativi ovviamente, poi dipenderà tutto dalla disponibilità delle persone. L’importante è continuare a cercare nostro padre. Le autorità preposte sono convinte che sia ancora sopra le Cascine, per questo le nostre ricerche si concentreranno tra Strada dei Bricui, dove nostro padre ha parcheggiato l’auto, e l’intera area agganciata alla cella telefonica, tra Pontedassio e Diano Arentino. Percorreremo tutti i sentieri, pian piano speriamo di riuscire a trovarlo. Restare fermi ad aspettare è impossibile”.
Domenico Carenzo, lo ricordiamo, è scomparso domenica 5 luglio. L’ultimo avvistamento risale proprio a domenica, alle ore 12, tra Pontedassio e Diano Arentino, in frazione Grillarine. L’auto si trova parcheggiata sopra le Cascine, lungo Strada dei Bricui, e nell’ultima telefonata alla famiglia, alle 12.45 di domenica, Domenico ha detto di essere “a 5 minuti dalla macchina”. Nel corso dell’ultima settimana ci sono state diverse segnalazioni di avvistamento, una in particolare su un autobus diretto a Sanremo, ma purtroppo le ricerche non hanno prodotto alcun esito.
Chi dovesse avvistare Domenico Carenzo è pregato di contattare immediatamente le forze dell’ordine.
