23 Novembre 2024 00:40

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23 Novembre 2024 00:40

IMPERIA. OCCUPARONO PER PROTESTA IL GIARDINO DELL’EX BANCA D’ITALIA. CONDANNE PESANTI PER GLI ATTIVISTI DEL CENTRO SOCIALE “LA TALPA”/I DETTAGLI

In breve: Il legale: "Faremo opposizione perché l'invasione del giardino dell'ex palazzo della Banca d'Italia era a scopo dimostrativo e non dovrebbe configurare reato. Puntiamo sulla sentenza di proscioglimento perché non era un appropriarsi di beni privati"

banca d'italia

Imperia.”L’occupazione del giardino dell’ex Banca d’Italia nel 2012 era a scopo dimostrativo. Faremo opposizione al decreto penale di condanna“. Sono queste le parole del legale difensore degli attivisti del centro sociale “La Talpa e L’Orologio”, accusati di invasione di terreni e della violazione dell’art. 18 del testo unico di pubblico sicurezza per l’azione dimostrativa di protesta del luglio 2012 che portò una decina di manifestanti ad occupare il giardino dell’ex Banca d’Italia.

Era il 7  luglio di tre anni fa quando gli attivisti i del centro sociale “La Talpa” occuparono in segno di protesta i giardini dell’ex palazzo della Banca d’Italia con l’idea, come si leggeva sui manifestini dell’epoca, di riappropriarsi dei beni comuni cittadini, proprio come quello, sfitto e abbandonato nel cuore di Porto Maurizio da 5 anni. La manifestazione di protesta fu interrotta dopo alcune ore dall’intervento della polizia che sgombrò il giardino anche con l’ausilio del reparto celere arrivato da Genova Sampierdarena.

Il caso è poi approdato nelle aule del Tribunale  e, proprio in questi giorni, è stato notificato il decreto penale di condanna che prevede una sanzione di oltre 7 mila euro a testa per tutti i manifestanti.

L’avvocato Mario Giribaldi ha dichiarato a Imperiapost: ” Faremo opposizione contro il decreto che configura una ipotesi di invasione di terreno e di violazione dell’articolo 18 del testo unico di pubblica sicurezza. Faremo opposizione perché l’invasione del giardino dell’ex palazzo della Banca d’Italia era a scopo dimostrativo non dovrebbe configurare reato. Puntiamo sulla sentenza di proscioglimento perchè era una dimostrazione e non un appropriarsi di beni privati“.

Entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento, la difesa potrà opporsi e difendersi in un ordinario procedimento dibattimentale, oppure richiedere il rito alternativo o il patteggiamento).

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