IMPERIA – È stato un braccio di ferro durato poche ore anche se la gestione del depuratore cittadino è al centro di un contenzioso tra il comune e il gestore, la ditta “Ferrero Costruzioni”, che dura da parecchi mesi. I quattro lavoratori della Ferrero, dopo due mesi di attesa degli stipendi di maggio e giugno, questa mattina, hanno incrociato le braccia, supportati dai sindacalisti Pietro Lai e Marco De Andreis della Feneal Uil, iniziando uno sciopero ad oltranza fino a quando la ditta, che non avrebbe concesso al Comune di sostituirsi nei pagamenti, non avrebbe saldato i salari arretrati.
Sono bastate poche ore e forse lo spettro di un altro articolo di stampa per convincere la Ferrero ad effettuare i bonifici e saldare gli arretrati. Una situazione complessa per la ditta piemontese che ha comunicato l’avvio della procedura di messa in cassa integrazione per 39 dipendenti (9 a Imperia e 30 a Cuneo).
Nei prossimi giorni i sindacati chiederanno un incontro al Comune per affrontare il problema relativo alla gestione futura, da settembre/ottobre in poi momento in cui dovrebbe avvenire il passaggio dalla Ferrero a Rivieracque.
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