23 Dicembre 2024 09:38

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IMPERIA. TRADECO. L’ADDIO SOLO UN FARSA? SPUNTA UN RICORSO AL T.A.R. DI UNA SOCIETÀ “SATELLITE” CONTRO LA TEKNOSERVICE / IL RETROSCENA

In breve: La Vi.Ri. Srl, controllata dalla famiglia Columella ha presentato un ricorso per chiedere l`annullamento dell'affidamento del servizio della raccolta rifiuti in capo alla Teknoservice.

tradeco capacci

IMPERIA – Colpo di scena nell’affair Tradeco. Nei giorni scorsi, infatti, la società Vi.Ri. Srl ha presentato ricorso al T.A.R. Liguria per l’annullamento di un atto amministrativo del Comune di Imperia “avente ad oggetto indagine di mercato finalizzata ad individuare idoneo operatore economico per eventuale affidamento d’urgenza del servizio di igiene ambientale (sia), nonché per il risarcimento del danno”. Destinatari del ricorso Comune di Imperia, Provincia di Imperia, Regione Liguria e la Teknoservice Srl, società affidataria del servizio transitorio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

A far sobbalzare sulla sedia il sindaco Carlo Capacci e i dirigenti comunali non è stato tanto il ricorso in sé quanto il fatto che la società ricorrente ovvero la Vi.Ri. Srl risulta essere nella disponibilità della famiglia Columella, proprietaria proprio della Tradeco, azienda che domenica prossima terminerà anticipatamente la sua esperienza a Imperia dopo due anni travagliatissimi. Entrambe le società, inoltre, hanno sede ad Altamura (Bari) a poche decine di metri l’una dall’altra. 

Basta una visura camerale della Vi.Ri. Srl per appurare che i soci figurano Saveri0, Michele  e Domenico Columella (con il 24,75% delle quote) e Vincenzo Fiore (24,75% delle quote) e Irene Petronella (1% delle quote). L’amministratore unico risulta essere Antonio Taccogna. 

Il T.A.R. Liguria ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata della Vi.Ri. Srl rinviando al prossimo 20 di agosto per discutere nel merito del ricorso. 

Contattato da ImperiaPost il sindaco Capacci ha dichiarato: Siamo tranquilli per il percorso intrapreso. Non abbiamo fatto una gara ma un’indagine di mercato alla quale questa società non ha partecipato. Non si capisce davvero la scopo di questo ricorso e a prescindere dallo scopo, in Italia ognuno è libero di fare le proprie scelte e il Comune per questo resisterà ad un ricorso che definire fantascientifico sarebbe un complimento. La Tra.De.Co. ci aveva avvisato del ricorso? No, non ci è mai stato comunicato nulla”. 

Gabriele Piccardo – Mattia Mangraviti 

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