Imperia. Un post sulla pagina Facebook “Orto Liberato Felice Cascione” per protestare contro una sentenza vissuta come ingiusta ed esageratamente punitiva e per dire che da quella sentenza si sentono assolti da chi più conta, cioè la gente. E’ così che gli attivisti del centro sociale “La Talpa e L’Orologio” hanno deciso di far sentire la propria voce contro il decreto penale di condanna per l’occupazione, a scopo dimostrativo, del giardino dell’ex Banca d’Italia, avvenuta nel 2012.
Una decina di attivisti erano entrati nel giardino “armati” di rastrelli e decespugliatori, con l’intento, come si leggeva sui manifestini dell’epoca, di riappropriarsi dei beni comuni cittadini, proprio come quell’area verde sfitta e abbandonata nel cuore di Porto Maurizio.
La manifestazione di protesta era stata interrotta dopo alcune ore dall’intervento della Polizia che sgombrò il giardino anche con l’ausilio del reparto celere arrivato da Genova Sampierdarena.
Pochi giorni fa a tutti i manifestanti è stato notificato il decreto penale di condanna che prevede una sanzione di oltre 7 mila euro a testa.
Ecco il testo del post, dal titolo “Andate a vedere adesso”:
Vada a vedere lei, avvocato di Bankitalia, che ha aperto l’ufficio un caldissimo sabato mattina di Luglio per fare subito la denuncia. Andate a vedere voi, agenti della “celere”, che siete venuti apposta da Bolzaneto per sgomberarci.
Ma soprattutto andate a vedere voi, cittadini di Imperia, che siete titubanti tra il rispetto per la legalità e quello della giustizia che vuole che un bene dei cittadini non sia lasciato inutilizzato.
Guardate in quale abbandono è lasciato da anni il giardino che per un giorno abbiamo riportato alla vita.
Guardate in quale stato di abbandono è un palazzo che potrebbe essere una risorsa per questa nostra città che sempre più sprofonda nella crisi.
Il processo non ci spaventa, per questa occupazione durata appena nove ore saremo assolti, se non da voi, lo siamo già stati dalla città. Sono altri a doversi giustificare.
A dover giustificare di aver chiesto un mese e dieci giorni di reclusione per aver pulito un giardino.
A dover giustificare di aver chiesto 110000 euro di sanzione pecuniaria per aver piantato del basilico.
A dover giustificare la loro avarizia di fronte ad una società sempre più alla fame.
Noi non ci tiriamo indietro.
Non ci spaventano le vostre minacce, non ci spaventano i vostri ricatti.
La verdura continua a non aver paura!
Orto Sgomberato Felice Cascione