22 Dicembre 2024 12:07

22 Dicembre 2024 12:07

LE CAMERE MORTUARIE DI SANREMO E BORDIGHERA SENZA PERSONALE PER LA MANUTENZIONE. TOMATIS (CGIL):”VERGOGNOSO DISSERVIZIO”

In breve: L'ASL, sorda alle richieste della CGIL-FP, che da tempo insiste nel chiedere di assegnare personale qualificato in modo permanente alle predette Strutture, si è limitata a garantire l'apertura la chiusura delle Camere Mortuarie e il trasporto delle salme dai reparti.

CGIL

“Le Camere Mortuarie dell’ASL sono prive di personale addetto alla sorveglianza e alla manutenzione”. A denunciarlo è Il Segretario Generale CGIL-FP Imperia Tiziano Tomatis. 

“Ma anche per questo problema, – prosegue Tomatis – a rimetterci sono sempre gli stessi: UTENTI, ASSISTITI e LAVORATORI ( Infermieri e Operatori Socio Sanitari).
La CGIL-FP raccoglie il grido disperato degli infermieri e degli OSS dell’ASL 1 Imperiese che denunciano l’aggravio del disagio lavorativo e la difficoltà nell’erogare la corretta efficienza, grazie all’ennesima decisione sbagliata.
Manca il personale incaricato alla sorveglianza e all’accudimento delle Camere Mortuarie presso l’Ospedale di Bordighera e quello di San Remo.
Questa GRAVE inadempienza aziendale sta creando un vergognoso DISSERVIZIO verso i parenti dei defunti, che già affranti per il triste momento si ritrovano smarriti all’interno di una Camera Mortuaria in assenza di personale incaricato al quale chiedere una qualsiasi informazione.
L’ASL, sorda alle richieste della CGIL-FP, che da tempo insiste nel chiedere di assegnare personale qualificato in modo permanente alle predette Strutture, si è limitata a garantire l’apertura la chiusura delle Camere Mortuarie e il trasporto delle salme dai reparti.
Questa “geniale” soluzione è praticata utilizzando il personale in servizio come Operatore Socio Sanitario all’interno dei reparti e degli Infermieri, i quali devono trasportare la salma in Camera Mortuaria e sistemarla.
Questa procedura oltre a NON sopperire a ciò che invece è previsto per legge, determina una serie di avvenimenti negativi a cascata, che vanno a ripercuotersi anche sull’assistenza dei degenti. Infatti i reparti, già in sofferenza in termini di personale, visto che si riesce a malapena, saltando riposi e ferie, a garantire i minimi assistenziali, si ritrovano a dover rinunciare all’ulteriore diminuzione di Infermieri e OSS, con conseguente rallentamento di tutte le attività che andranno a gravare negativamente sull’assistenza.

Quanto sopra è aggravato ancora di più in un periodo come questo, dove i molti decessi hanno impegnato notevolmente il personale al trasporto delle salme. Questa operazione comporta l’impegno di molto tempo (tolto all’assistenza), infatti gli infermieri e gli OSS devono recarsi in Camera Mortuaria, prelevare l’apposita barella coperta, una volta tornati in reparto devono spostare la salma dal letto e sistemarla sulla “barella”, e poi trasportarla in Camera Mortuaria dove verrà spostata nuovamente su un apposito giaciglio.
Ma oltre a tutta questa inefficienza sorge anche il problema, non di secondaria importanza, dell’igiene, visto che i tavoli predisposti ad accogliere le salme non sono puliti ed igienizzati adeguatamente.
Ma è doveroso concludere ricordando che se si continua a impiegare professionisti sanitari in ruoli non di competenza del proprio profilo, non si infrange solo una normativa contrattuale ma si NEGA al cittadino la possibilità di avere una Sanità efficiente ed efficace”.

 

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