Caro sindaco,
sono una sua concittadina , diciamo non più di primo pelo, ho visto parecchie amministrazioni Lasciamo perdere la politica intesa come tale, perché Dx e Sx non ci sono più da una vita ormai i partiti sono tutti uguali, tutti la pensano sempre nello stesso modo e tutti pensano sempre meno a noi cittadini. In questi giorni abbiamo assistito a qualsiasi forma di protesta, dalle famose tasse sui rifiuti aumentate in modo vergognoso, ad una città letteralmente sotto assedio, questo perché la gente ne ha le scatole piene, la gente arriva a fatica a fine mese ecco la verità. Ora in tutto questo resto allibità dalla sua posizione, lei che ormai è chiaro a tutti è abituato a comandare, dagli stati uniti lancia critiche a quei lavoratori che hanno chiuso le serrande e si sono recati in comune a chiedere di essere ascoltati, lancia critiche a quei lavoratori che sono scesi in piazza per dire basta. Bene ora analizzando a mente fredda la sua posizione capisco che lei dall’altro della sua posizione di noto imprenditore, forse non percepisce la crisi le consiglio di scendere un po’ con i piedi per terra. Ho seguito molti consigli comunali tramite imperia tv e quello che si percepisce dalle sue dichiarazioni è un senso di superiorità, che di certo non la rendono simpatico alla gente, risposte fredde brevi e tutte le volte per mettere in chiaro che comanda lei e che quello che decide è giusto. Che si parli di strade e viabilità o di servizi comunali, non le ho mai sentito dire due parole di conforto per quei lavoratori in difficoltà, che siano gli Agnesi o i nostri stessi commercianti, appare chiaro che per lei questi non sono problemi, perché non sono problemi del comune, sulle tasse lei dice che sono state aumentate per via del commissario e dei lavoratori che non si sono informati? Caro sindaco non va bene, quello che oggi mi manca onestamente, non è un buon politico ma un uomo un po’ più umano, il vecchio Sappa sarà stato “forse” manovrato da qualcuno, ma era un uomo con cui si poteva parlare un uomo che apriva la porta del suo ufficio a tutti e che ascoltava tutti, certe volte capisco che non si possono aver tutte le soluzioni, ma ad una persona disperata può far bene anche solo una mano sulla spalla, non una dichiarazione mezzo stampa dove si dice che la colpa è del commissario prefettizio e delle associazioni di categorie. Non si può dire che l’Agnesi non è una ditta comunale e pertanto non dipende da lei, non si può dire che i manifestati sono degli infiltrati e che i veri imperiesi sono contenti, le ricordo che ha vinto con una percentuale bulgara, e molte di quella gente è la stessa che era davanti al comune, la gente voleva cambiare, io stessa ho messo la croce sul suo simbolo perché credevo in un cambiamento, ma oggi che la sento distante, e non solo perché è negli stati uniti, la sua assenza per motivi di lavoro mi fa pensare, le ricordo che lei ha scelto di rappresentare questa città e pertant
o deve venire prima di tutti, prima della sua ditta e del suo lavoro, quindi non faccia lo Schettino di turno venga ad Imperia, parli con i manifestanti cerchi di capire cosa sta succedendo nella sua città. Basta piccole cose, ad esempio era proprio necessaria ora come ora l’aumento dei fondi per i gettoni di presenza per i consiglieri comunali? Quando c’era una proposta di rinunciare a questi fondi da parte della minoranza, non sarebbe stato un bel gesto che tutto il consiglio unito dicesse i gettoni di presenza non li prendiamo, li mettiamo nel calderone per l’aumento della spazzatura o per le famiglie bisognose? Ci vorrebbe così poco per far vedere che la politica non è così uno schifo come sembra…. Ma oggi più che mai mi viene in mente quella frase che diceva si stava meglio quando si stava peggio….. in questo momento c’è bisogno di umanità e umiltà spero di cuore che lo capisca quanto prima, perché oggi ad Imperia c’è bisogno di Lei, segua l’esempio di Strescino che scende in piazza si scalda, ma ci mette la faccia e cerca la gente per parlare, non parli via internet ma scenda tra la gente come faceva in campagna elettorale.
Silvia