Sono stati in molti ad occupare le scale di accesso alla piazza dei Corallini di Cervo, nella speranza di trovar posto per un concerto a dir poco emozionante, così tanti che i caruggi circostanti sono diventati una sorta di loggione virtuale, dedicato a chi comunque ha voluto ascoltare il violino di Uto Ughi ad ogni costo, certamente senza l’acustica che ha reso celebre la piazza del Festival Internazionale di Musica da Camera, ma nell’affascinante cornice delle viuzze strette tra gli antichi palazzi del borgo.
La serata si apre con Preludio e Allegro “nello stile di Gaetano Pugnani” di Fritz Kreisler ed il fluire delle note travolge
il pubblico, ammutolito e quasi impreparato ad una tale partenza. Il tempo di prendere fiato, tra uno scrosciare di applausi, quando Ughi, posizionato il violino incrocia lo sguardo con Specchi al piano per ripartire con la sonata di Grieg. Poi si ferma, guarda il pubblico e racconta la partitura appena conclusa, prima di descrivere il tema narrativo del compositore norvegese che sta per affrontare.
In un crescendo coinvolgente si susseguono i 4 pezzi romantici di Camille Saint Saens, la Zingaresca di De Sarasate e due elettrizzanti bis, con la celebre Campanella di Paganini. Tutti in piedi. Un interminabile applauso che dal pubblico in piazza si estende alle finestre che circondano i Corallini, gremite anch’esse. Sembra non voler defluire la folla, trattenuta in commenti e sorrisi, poi, lentamente la piazza si svuota, mentre tutti si danno appuntamento per il 31 luglio, con il Trio MaLuCe, violino violoncello e pianoforte, all’Oratorio di Santa Caterina, pochi passi più sotto, per la successiva serata di un Festival che sembra voler collezionare un successo dopo l’altro, in questa edizione 2015 che sarà ricordata a lungo.