BORGOMARO – Intuizione, sacrificio e investimenti. È questa la ricetta segreta delle “Ciappe” e dei Grissini di “Pandorà” l’azienda emergente dei fratelli Andrea e Roberto Rosso che nel giro di pochi anni hanno conquistato i sudditi della Regina Elisabetta II d’Inghilterra. Una storia quella di Andrea Rosso che nasce nel 2003 in un piccolo forno dell’entroterra della valle Argentina, a Taggia. Quando Andrea arriva a Taggia, l’attività era in difficoltà e prossima alla chiusura. Grazie all’impegno quotidiano e dopo alcune fiere internazionali del settore nel 2005, Pandorà prende contatto con la grande catena di distribuzione inglese “Marks & Spencer” ma il mercato inglese non era ancora pronto a commercializzare un prodotto semplice ma di nicchia allo stesso tempo.
Pandorà continua a produrre per i marchi italiani e a vendere nei supermercati come: Conad, Coop e e Carrefour fino al 2007 quando squilla il telefono e dall’altro capo c’è il rappresentante del colosso inglese che nel giro di pochi giorni manda in missione i suoi consulenti e dopo aver testato il prodotto finalmente parte la grande produzione. Una volta sul mercato le Ciappe e i Grissini dei fratelli Rosso fanno gola anche agli altri gruppi inglesi come: Waitrose, Morrisons, il colosso europeo Tesco e gli irlandesi di Dunnes. Inizia così l’era dell’export e nel giro di pochi mesi la produzione sale alle stelle così come gli ordini. Non solo Regno Unito, le ciappe di Pandorà sono sbarcate anche nei supermercati, francesi, tedeschi, olandesi e belgi. Un’impresa che conta circa 20 lavoratori tra quelli a tempo indeterminato, stagionali e dell’indotto che negli ultimi due anni ha raddoppiato il fatturato.
“L’idea – racconta Andrea Rosso – è nata nel 2003 quando, con mio fratello Roberto, abbiamo deciso di rilevare un’attività già esistente a Taggia che appunto produceva questi prodotti locali tipici, che però era limitata in ambito più locale. Credevamo molto nella potenzialità del prodotto e soprattutto nel fatto che, questo prodotto, potesse essere apprezzato all’estero e quindi abbiamo iniziato subito, anche se le risorse erano poche, con sommi sacrifici, a fare molte fiere e alla fine, anche con un po’ di fortuna, siamo riusciti ad agganciare un grosso importatore inglese che ha creduto molto nel prodotto e in noi.
“I prodotti che realizziamo – continua Rosso – sono principalmente due: le ciappe e i grissini. Poi ci sono ovviamente varie declinazioni, con vari gusti e abbiamo anche una gamma di biologico, perché siamo certificati per la produzione bio e facciamo appunto anche prodotti senza lievito per gli intolleranti. Con questo tipo di prodotto la gamma si amplia anche con altri formati e varie confezioni. Siamo un’azienda certificata per la produzione biologica, le materie prime sono tutte biologiche e certificate e adesso nel nuovo stabilimento abbiamo modificato i nostri forni, che adesso vanno a pellet e appena sarà possibile monteremo, sul tetto del capannone, un pannello fotovoltaico e a quel punto potremmo certificarci come azienda green che appunto sarà ad emissioni zero”.
Il futuro? C’è un progetto ambizioso, visto che adesso gli spazi ci sono, volevamo puntare sul mercato del senza glutine e iniziare con una nuova gamma di prodotti perché la richiesta è tanta e noi abbiamo già clienti nel biologico e grossi clienti inglesi che già ci hanno chiesto se siamo in grado di produrre qualcosa senza glutine e quindi ci stiamo attrezzando per essere pronti per questa grossa fetta di mercato che è molto importante”.
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