Diano Marina – “Le tasse sono sempre una rapina. Non sono cose belle come ha detto qualche Ministro. A volte ci sono rapine per fare gli ospedali e altre volte che servono per pagare i dirigenti che guadagnano più di Obama”. Con questa promessa l’assessore al bilancio Luigi Basso ha annunciato l’istituzione della TASI (Tassa Amministrativa Servizi Indivisibili) fino ad oggi mai applicata nella città degli aranci. “Purtroppo – ha detto l’assessore al bilancio – solo pochi giorni fa il Governo ha annunciato nuovi tagli ai Comuni e il nostro si vedrà tagliare quasi 900 mila euro.
Oltre 500 mila euro dovranno essere destinati al fondo di solidarietà e altri 300 mila euro di maggior gettito. Noi arriviamo dopo aver fatto un percorso, abbiamo predisposto un bilancio per dare una linea e una tendenza agli uffici ma abbiamo riscontrato un buco sul prospetto del patto di stabilità e perciò siamo ricorsi al cosiddetto avanzo di amministrazione. Per questo motivo siamo stati costretti, cosa mai avvenuta fino ad ora, ad istituire la Tasi che verrà applicata a proprietari di prima casa. Le ipotesi erano: o si incide sulle seconde case, alberghi e negozi, qua a Diano, l’Imu sulla prima casa non si paga e allora abbiamo chiesto un sacrifico ai proprietari delle prime case. Siamo stati costretti a mettere questa tassa, se poi dall’opposizione c’è una proposta alternativa sono disponibile a ritirare la pratica ed andarmene a casa”.
Ma quanto peserà la Tasi sulle spalle delle famiglie Dianesi? “Abbiamo previsto un gettito complessivo di 437 mila euro, circa 230 euro per ogni prima casa. Siamo dovuti intervenire con dei tagli di spesa per quasi 900 mila euro cercando di farli su tutti i settori. Abbiamo cercato di garantire determinati servizi. Sul verde pubblico si è raddoppiato lo sforzo del comune fino a 350 mila euro. Abbiamo tagliato le spese di rappresentanza, convegni, celebrazioni, dalla polizia municipale alla cultura. Abbiamo chiesto uno sforzo alla G.M. S.p.A. (la società del Comune che gestisce il porto, i parcheggi e alcuni stabilimenti balneari, ndr) e gli abbiamo svuotato la cassa. Abbiamo chiesto e ottenuto un prelievo del fondo di riserva di 240 mila euro. Le previsioni sono molto positive e il fondo di riversa sarà rimpinguato. All’appello mancavano 430 mila euro. L’unica soluzione era quello di applicare la Tasi che avevamo sempre evitato di applicare, abbiamo dovuto farlo”.
A prendere parola è il capogruppo di “Diano Insieme” Fiorenzo Batistotti: “Due mesi fa si diceva che la Tasi non ci sarebbe stata. C’è stata una mancanza di visione, mi sembra grottesco chiedere a noi della minoranza dove prendere i soldi. A noi colpisce il fatto che non sia stato possibile controllare di più i funzionari e avere in mano la situazione. La municipalizzata qualche soldo ce l’ha dato, meglio di prima ma piace vincere facile. Potrebbe fare meglio, c’è un ristorante chiuso, perché non spremiamo di più la municipalizzata? .
La replica di Luigi Basso: “L’aspetto principale del fondo di svalutazione crediti ha colpito tutti i comuni. Il discorso della mancata comunicazione della Regione alla quale abbiamo chiesto di liberare due milioni “spazio” ma non ci hanno risposto. Applicheremo il 2×1000 sulla prima casa”.
A prender parola è il sindaco Giacomo Chiappori: “Assessore Basso, grazie di esistere. Ha lavorato moltissimo in questi ultimi quattro giorni sottraendo tempo al lavoro e alla famiglia. Noi siamo ancora in età che non sappiamo cosa sia la demenza e perciò sappiamo cosa stiamo facendo. Dobbiamo agire con un’azione di mobbing nei confronti della Regione e del Governo che giocano al meno nei confronti dei comuni, si inventano tasse tutti gli anni. Io non sono solidale con nessuno quando vengono a toccare i soldi dei dianesi che pagano le tasse. La GM per me è un vanto anche perché lo devo dire ai tre dell’ave Maria perché da 1600 euro su 2 milioni di bilancio ci viene ad aiutare con 240 mila euro e ha pagato 400 mila euro di debiti pregressi. Non abbiamo avuto gli strumenti in tutti questi anni. Caricare una tassa che riteniamo schifosa e iniqua. Ci hanno derubato, lo Stato ci ha derubato”.
La pratica passa con otto voti a favore e uno contrario (Batistotti).
Assenti: Bruno Manitta, Russon Roberto Manduca e Monica Muratorio, e Roussom Teklé.
La pratica sulle aliquote Imu a fronte dell’istituzione della Tasi è stata ritirata.
