“Per cacciarmi ufficialmente dal Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio devono inviarmi una diffida legale. Quando arriverà io mi opporrò. Aprirò un conto corrente e chiederò a chi lo vorrà di finanziare la mia battaglia legale contro Grillo e Casaleggio. Non più di 5-10 euro a persona. Vedrete quanta gente aderirà”. Antonio Russo, capogruppo in consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle non ci sta e ribatte con forza all‘espulsione dal M5S annunciata da Beppe Grillo sul suo blog.
“A questo punto credo che l’iter della mia espulsione sia completato – prosegue Russo – ma per me non cambia nulla. Il messaggio di Grillo lascia il tempo che prova. Il Movimento Cinque Stelle è un’associazione e per espellere un associato è necessario passare attraverso l’assemblea dei soci. Grillo ha fatto qualcosa di illegale. Scommetto che non mi invierà nessuna diffida legale perché in tal caso dovrebbe ammettere che il M5S è un partito e allora verrebbe giù il baraccone”.
“Io voglio che Grillo mi dica perché mi vuole espellere – conclude Russo – Ammettano che mi stanno cacciando perché ho detto a Comandini di fare un passo indietro alle elezioni regionali per via delle sue amicizie imbarazzanti. Io voglio una motivazione, se lo ammetteranno io mi farò da parte, lascerò ogni incarico”.