C’ e’ un paese dove i simboli che noi chiamiamo “svastica” e ” stella di David” sono impressi sui mattoni e usati, fianco a fianco, per fabbricare templi e abitazioni. Un paese che non ha smarrito il significato antico e profondo di quei simboli, che per migliaia di anni hanno significato pace, prosperità e rispetto per l’uomo. Questo paese e’ il Nepal.
Dopo la barbarie nazista, che ha violato l’umanità intera nel corpo e nello spirito anche appropriandosi e stravolgendo il significato dell’antico alfabeto dell’uomo, potrebbe sembrare una oscenità associare il simbolo dei carnefici a quello delle vittime, ma non è così: restituire all’uomo la conoscenza della sua memoria antica può significare in qualche modo contribuire a ricacciare l’incubo del male assoluto, e dell’ignoranza che gli è necessaria per soggiogare.
E’ ciò che ha pensato qualche giorno fa proprio Giuliano Arnaldi, artista e responsabile della fondazione Tribaleglobale, davanti a un cumulo di mattoni vecchi trovati a Patan, città sacra a pochi chilometri da Kathmandu: provenivano da un’abitazione in fase di ristrutturazione e, come si usa in quella parte del mondo, ogni mattone era inciso con un segno identificativo: in quel caso, la svastica e la stella di David , insieme. Arnaldi ne ha acquistati trecento, e se li è fatti spedire in Italia.
“L’idea di andare in Nepal – spiega Giuliano Arnaldi di TribaleGlobale – nasce da un progetto della fondazione Tribaleglobale, legato alla conoscenza delle arti primarie. Dal 2004 siamo attivi con il Liceo Artistico di Imperia che, dell’anno scorso, fa parte di un progetto pilota a livello europeo legato a una materia che non esiste negli altri licei che è appunto arti primarie, inserito nell’offerta formativa e coinvolge precisamente una classe quarta. Attorno al progetto si sviluppano poi una serie di iniziative didattiche, percorsi, conferenze o mostre… ma anche progetti sperimentali perchè i ragazzi sono ad esempio protagonisti di una serie di eventi artistici. Quest’anno riproporremo un’altra inziativa di questo genere con il Liceo Pedagogico e speriamo anche al con il Liceo Classico, dove coinvolgerà gruppi di lavoro creati ad hoc“.
“Sono proprio incappato in questo cumulo di mattoni – spiega Arnaldi – e invece di avere un marchio di fabbrica alcuni di questi avevano il segno della svastica e la Stella di David che sono simboli che in sanscrito hanno un significato diverso da quello che la storia ha poi dato. In particolar modo la svastica, che è stato deturpata dai nazisti con le loro barbarie inaccettabili, ha in realtà un riferimento ben diverso legato ai cicli della vita. I simboli sono legati alla storia dell’uomo da almeno 40.000 anni.
Ora questi mattoni sembrano essere destinati a erigere un Monumento alla Pace e alla Memoria pensato e fatto , mattone su mattone, simbolo su simbolo, insieme ai ragazzi dei Licei di Imperia che partecipano al Corso Sperimentale di Arti Primarie organizzato dalla Fondazione Tribaleglobale
“Stiamo aspettando proprio in questi giorni l’arrivo dal Nepal di questi mattoni – conclude Arnaldi – Prima di concretizzare però l’idea del monumento abbiamo interpellato la comunità ebraica e, a oggi, c’è un dibattito in corso perchè è giusto sentire cosa ne pensano loro. Si tratta di una ferita aperta, non vogliamo ledere a qualcuno nella concretezza del dramma dell’uomo che ha vissuto”.