22 Dicembre 2024 06:32

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VENTIMIGLIA. MIGRANTI. SABATO 8 AGOSTO IN PIAZZA DELLA STAZIONE SI TERRÀ L’ASSEMBLEA PUBBLICA “AL FIANCO DI CHI VIAGGIA” /I DETTAGLI

In breve: Alle ore 20 CENA CONDIVISA e poi musica, infoshop No Border, giocoleria e convivialità!

presidio xxmiglia

Ventimiglia. Sabato 8 agosto in piazza della stazione, alle ore 18 si terrà un assemblea pubblica “AL FIANCO DI CHI VIAGGIA “

Saranno presenti: Presidio permanente No Border, association de Fraternitè t du Savoir, Medicine du Monde, Amnesty International – Relais Réfugiés (Mentone), A.D.N. (Nizza), Arci Camalli (Imperia), Arci Handala (Imperia), csa La Talpa e l’Orologio (Imperia), associazione Pairò (Dolceacqua), associazione ecologica Val Nervia (Dolceacqua), laboratorio Onda Anomala (Vallecrosia), rete Eat the Rich (Bologna).

Alle ore 20 CENA CONDIVISA e poi musica, infoshop No Border, giocoleria e convivialità!

Nelle ultime settimane si è parlato molto di “emergenza profughi”, ma raramente si è discussa la questione dal punto di vista delle persone in viaggio. È proprio questa invece la prospettiva a partire dalla quale il presidio permanente No Border, dalla sua nascita, sta affrontando la questione. Dal confine italo-francese forse alcune cose appaiono più chiare che altrove: ci sono delle persone in viaggio e c’è la polizia, italiana e francese, che non le lascia passare. Secondol’autorità ai migranti non si potrebbe nemmeno dare spontaneamente del cibo. Non importa che queste persone provengano da regimi autoritari, paesi in guerra o comunque siano in cerca di una vita migliore. Non importano le convenzioni sui diritti umani, i trattati per la libera circolazione, le dichiarazioni di principio delle più svariate istituzioni.

La verità di Ventimiglia è che i confini non solo esistono, ma si moltiplicano fino a coprire interi territori con posti di blocco e camionette; che i diritti, le convenzioni e i trattati servono unicamente per occultare una realtà fatta di arresti e deportazioni illegittime; che le dichiarazioni di principio sono buone per la stampa e la tv, ma nelle stazioni della costa azzurra la polizia continua a fermare ogni persona di colore, e chi è senza documenti viene portato nei container a Ponte San Luigi per poi essere rimandato in Italia. Queste verità si incontrano qui come in altri luoghi di confine, da Lampedusa a Calais, e anche di queste si nutre la propaganda razzista. Se oggi in tanti invocano politiche securitarie è anche perché forse è poco chiara la posta in gioco per tutti: la libertà di muoversi liberamente nel mondo. Noi abbiamo scelto di stare dalle parte di chi viaggia, e vorremmo spiegare perché.

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