L’avevano preannunciato, “faremo un esposto alla Prefetto”. E così è stato. Questa mattina i consiglieri di minoranza Piera Poillucci (Forza Italia) e Giuseppe Fossati (Imperia Riparte) hanno depositato un esposto alla Prefettura e alla Corte dei Conti. Oggetto il bilancio del Comune di Imperia, in particolare l’iscrizione all’ordine del giorno nel consiglio comunale dello scorso 28 luglio della discussione sul bilancio di previsione. Il motivo? La consegna tardiva della documentazione, secondo i due consiglieri di minoranza ben oltre i termini previsti dalla legge. Già nel corso del consiglio Giuseppe Fossati aveva chiesto di sospendere la seduta in attesa di un parere del segretario generale Rosa Puglia che, dopo alcuni minuti di riflessione, diede il via libera alla discussione dell’ordine del giorno.
La consegna tardiva della documentazione, secondo i due consiglieri rappresenterebbe una “condotta amministrativa gravissima e dissennata, caratterizzata da conclamata e palese violazione di legge, nonchè indebita compressione dei diritti dei Consiglieri Comunali”. Questo anche perché ancora ad oggi la documentazione non sarebbe stata presentata, né tantomeno vi sarebbe ancora traccia della relazione dei revisori dei conti.
Nell’esposto si legge “Con un parere, a sommesso avviso degli esponenti, molto discutibile sotto il profilo tecnico-giuridico, il Segretario Comunale, Dott.ssa Rosa Puglia, ha espresso parere sulla regolarità della iscrizione all’ordine del giorno atteso che, a suo avviso, la documentazione di cui al comma 5 dell’art. 56 (schemi di bilancio annuale di previsione, della relazione provvisionale e programmatica, del bilancio pluriennale, dell’elenco annuale dei lavori pubblici di cui all’art. 14 della L. 11/2/1994 n°109, con gli allegati prescritti e la relazione dell’organo di revisione), deve essere depositata solo dal giorno della presentazione, escludendo, nella fattispecie, l’applicabilità del comma 1 e del comma 2.
Trattasi di tesi singolare, oltre che contrastante con quanto fatto l’anno precedente e con il chiaro dettato normativo.
In ogni caso, di fatto nello specifico poco rileva l’interpretazione della norma de qua, atteso che se, ad avviso del Segretario, la documentazione avrebbe dovuto essere depositata dal giorno della presentazione (ossia il 28.7, data del Consiglio, ovvero il 29.7, visto che è stata presentata dopo la mezzanotte), in data 31.7.15, il Segretario Comunale certificava che a quella data non era stata depositato nulla; fermo restando che, si ribadisce, ancora oggi, non risulta, non solo non depositata, ma nemmeno esistente, la relazione dei revisori.
Trattasi di condotta amministrativa gravissima e dissennata, caratterizzata da conclamata e palese violazione di legge, nonchè indebita compressione dei diritti dei Consiglieri Comunali. Per questo abbiamo chiesto tutela agli Organi Preposti ed in indirizzo”.