GENOVA. Sono state approvate oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’urbanistica Marco Scajola, le linee guida per i Comuni liguri per consentire la conversione dei piani regolatori in Puc, i piani urbanistici comunali, in modo piu’ rapido e semplice.
Si tratta della metodologia e del codice tecnico che potrà essere utilizzato da quei Comuni che ritengono ancora valido il proprio Prg, ma che intendano adeguarlo al nuovo linguaggio del PUC e rendere tale piano conforme alle normative ambientali e di difesa del suolo.
“In anticipo di ben due mesi dalla data di scadenza stabilita dalla legge regionale – spiega l’assessore all’urbanistica della Regione Liguria Marco Scajola – abbiamo assunto le linee guida per consentire ai Comuni liguri, grandi e piccoli, un considerevole risparmio di tempo e di risorse economiche, in quanto il piano regolatore viene recuperato, aggiornato e riutilizzato come Puc. Inoltre non ci siamo fermati qui, perché per rendere piu’ facile, burocraticamente e amministrativamente, la vita dei Comuni liguri piu’ piccoli abbiamo deciso anche di mettere a disposizione le nostre strutture per fornire assistenza tecnica per effettuare tale attività”.
Il dipartimento urbanistica della Regione Liguria sosterrà infatti i Comuni più piccoli con risorse limitate, sia a livello economico che di personale e che, pertanto, non sarebbero in grado, di rendere conforme il PRG vigente alle attuali normative ambientali e di difesa del suolo.
“Si tratta di un’ulteriore opportunità che daremo – continua Scajola – successivamente all’approvazione odierna delle linee guida a cui seguiranno accordi con i singoli Comuni che decideranno di aderire alla proposta per la conversione del Prg in Puc. A questo proposito le strutture della pianificazione territoriale e dell’urbanistica della Regione Liguria potranno fornire assistenza tecnica mediante digitalizzazione informatica delle cartografie, aggiornamento delle informazioni territoriali, redazione della normativa tecnica e assistenza per la formalizzazione degli atti deliberativi. In questo modo metteremo in atto un processo di cambiamento nel rapporto tra Regione ed Comuni liguri, improntato alla collaborazione attiva e al miglioramento dell’efficienza delle strutture comunali”.
I Comuni liguri che potranno usufruire di questa opportunità sono complessivamente 113, di questi 87 sono Comuni di piccola e media dimensione, al di sotto dei 2000 abitanti, di cui 22 in Provincia di Imperia, 18 in Provincia di Savona, 11 nella Città Metropolitana di Genova e 5 in Provincia della Spezia.