Ridimensionare il progetto dei bus a idrogeno per salvare la Riviera Trasporti dal fallimento. Ecco il progetto illustrato ieri, lunedì 24 agosto, dall’assessore regionale ai trasporti Gianni Berrino nel corso di un incontro con i sindacati provinciali e regionali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal. Nel dettaglio, la modifica del progetto prevede la riconsegna alla fornitrice, l’azienda belga Van Hool, di due dei cinque autobus a idrogeno che, lo ricordiamo, sono fermi presso il deposito della Riviera Trasporti lungo via Nazionale da diversi anni. Immatricolati addirittura nel luglio del 2013, non sono mai stati utilizzati in quanto il distributore, la cui realizzazione era prevista in un’area acquistata appositamente dall’azienda in Valle Armea, non ha mai visto la luce.
E proprio il destino dell’area dove sarebbe dovuto sorgere il distributore è un altro dei punti chiave della rimodulazione del progetto che, originariamente, prevedeva un finanziamento pari a poco più di 10 milioni di euro così suddivisi: 5 milioni di euro dall’Unione Europea, 3.5 milioni di euro dalla Fondazione Carige, 1.5 milioni di euro dalla Regione Liguria e 280 mila euro dalla Riviera Trasporti. L’area, infatti, diverrebbe semplicemente un punto di stoccaggio. Per la realizzazione del “nuovo progetto” occorrono circa due milioni di euro che, come ha illustrato l’assessore Berrino, la Riviera Trasporti recupererà dai finanziamenti della legge 62 (fondi europei) destinati originariamente all’acquisto di dodici nuovi autobus per le linee extraurbane della provincia di Imperia.
Ma perché l’azienda rischia il fallimento in caso di mancato compimento del progetto? Perché l’Unione Europea entro il 28 settembre, nel caso in cui il progetto non dovesse concretizzarsi, rivuole indietro il finanziamento erogato alla Riviera Trasporti, pari a 3.5 milioni di euro. Soldi che la Rt non ha e che creerebbero un buco di bilancio che porterebbe al crack finanziario l’azienda incaricata della gestione del trasporto pubblico in provincia di Imperia.
Il “nuovo progetto” presentato dall’assessore Berrino ha trovato però la ferma opposizione dei sindacati Ugl e Faisa Cisal, in particolare per quel che riguarda i due milioni di euro attinti dai finanziamenti della legge 62.
“Come si possono utilizzare i soldi destinati all’acquisto di dodici nuovi autobus per andare a coprire un progetto che prevede l’utilizzo di soli tre autobus a idrogeno, per altro ancora tutto da definire? – tuonano dalla Faisa Cisal – A rimetterci saranno i cittadini. La Riviera Trasporti viaggia da anni con mezzi vetusti e proprio ora che aveva trovato i finanziamenti per acquistarne di nuovi, vi rinuncia per i bus a idrogeno, progetto che doveva essere a costo zero per l’azienda. Così a costo zero che ora rischia il fallimento. Qualcuno ha raccontato delle frottole. Sono gli altri enti che avrebbero dovuto finanziare il progetto e non hanno mai versato un euro che dovrebbero mettere a disposizione i 2 milioni di euro e certamente non la Riviera Trasporti con i soldi della collettività. Il bando di gara all’epoca lo vinse il Comune di Sanremo con Sindaco Zoccarato e assessore proprio Berrino. Solo una coincidenza? Forse qualcuno vuole metterci una pezza e salvare la faccia per quello che è stato un progetto fallimentare”.
“Se è l’unico modo per salvare l’azienda dal fallimento – spiega a ImperiaPost Alessandro Merlino, segretario provinciale della Ugl – possiamo anche pensare di avvallare il finanziamento del progetto dei bus a idrogeno, ma non con i soldi destinati all’acquisto di dodici nuovi autobus di cui avrebbe beneficiato tutta la collettività. I dipendenti della Rt e i cittadini non devono più pagare per colpe altrui. Ho proposto all’assessore Berrino di verificare se sia possibile acquistare solo sei autobus, destinando un milione al progetto dei bus a idrogeno, chiedendo un anticipo di un altro milione di euro alla Regione Liguria per arrivare ai due milioni di euro che permetterebbero di dare il via libera al progetto dei bus a idrogeno. Gli altri sei autobus la Rt potrebbe incamerarli l’anno successivo. L’assessore mi ha assicurato che verificherà la fattibilità di questa proposta”.