22 Novembre 2024 19:46

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22 Novembre 2024 19:46

SAN BARTOLOMEO AL MARE. SCOPPIANO LE TUBATURE DELL’ACQUEDOTTO ROJA A IMPERIA. “L’AMMINISTRAZIONE TACE” /LA DENUNCIA DELL’EX SINDACO BRUN

In breve: L'acquedotto di Imperia rifornisce di acqua potabile anche tutto il golfo dianese e il guasto ha lasciato migliaia di cittadini senza acqua per quasi tutto il giorno.

brun acquedotto rotto

San Bartolomeo al Mare. L’ex sindaco, Rosanna Brun, scrive in merito al guasto dell’acquedotto Roja a Imperia, verificatosi nella giornata di ieri, lunedì 24 agosto.

L’acquedotto di Imperia rifornisce di acqua potabile anche tutto il golfo dianese e il guasto ha lasciato migliaia di cittadini senza acqua per quasi tutto il giorno. 

“La giornata di ieri è stata da bollino nero per il Golfo Dianese a causa della mancanza di acqua potabile. La presenza di turisti è ancora da “tutto esaurito” e la gestione di una simile emergenza è di quelle da far tremare le vene ai polsi.

In alcuni dei Comuni a secco gli Amministratori pubblici presenti hanno fronteggiato l’emergenza, sicuramente trascorrendo una giornata di fuoco, mentre in altri Comuni, chiusi per Festa Patronale, gli Amministratori Comunali hanno continuato a restare assenti per giornata festiva, omettendo di predisporre qualsiasi iniziativa, dalla semplice informazione ai cittadini alla programmazione di un piano di azione nel caso in cui la falla sulla condotta Roja ad Imperia non fosse stata riparata in giornata.

A San Bartolomeo al Mare è andata così. L’unico segnale dato dal Comune, in mattinata, è stato il passaggio dell’auto della Polizia Municipale che avvisava la cittadinanza a mezzo altoparlante. Moltissime persone, pur essendo in casa o sui luoghi di lavoro, non hanno sentito l’avviso fonico (forse sarà il caso di comprare un nuovo altoparlante con prestazioni più efficaci ?) e si sono trovate con i rubinetti a secco senza sapere cosa fosse successo. In molti hanno chiamato il centralino del Comune per avere notizie, ma ieri nessuno rispondeva ad un telefono che continuava a suonare a vuoto : il 24 agosto si festeggia San Bartolomeo e chi lavora nel pubblico osserva la giornata festiva ! Così a San Bartolomeo al Mare la notizia si è diffusa col passaparola, rimbalzato dalle spiagge al lungomare, ai bar, ai negozi…. L’informazione è stata fornita dai media online, sola presenza a surrogare il clamoroso vuoto istituzionale.

La sfortunata coincidenza del guasto con la festa patronale di San Bartolomeo al Mare non è imputabile a nessuno, ma non va nemmeno tralasciato il fatto che tale circostanza non manleva l’ Amministrazione Comunale dall’obbligo istituzionale di fronteggiare una qualsiasi emergenza, assicurando in primo luogo la presenza degli Amministratori e richiamando in servizio chi risulta reperibile per affrontare le incombenze del caso.

Quali incombenze ? si chiederanno gli illuminati Amministratori Comunali di San Bartolomeo ….
Proviamo a immaginare ( e suggerire per una prossima occasione) cosa si potrebbe fare in un frangente del genere.

a) Disporre una presenza al centralino telefonico del municipio per rispondere alle elementari domande di ignari cittadini e turisti : informarli di cosa è successo, invitarli a limitare (chi le ha) le riserve d’acqua, fornire le previsioni sui possibili tempi di soluzione del problema ….

b) Avvisare, tramite le mail dell’Ufficio Informazioni Turistiche (ieri anch’esso assente e muto) tutte le strutture ricettive (campeggi, alberghi, residences, appartamenti, spiagge : tutti ancora al completo) di quanto sta accadendo.

c) Organizzare immediatamente la presenza di una o più autocisterna in punti centrali della città per rifornire coloro che sono totalmente sprovvisti di depositi/cisterne di scorta.

d) Predisporre un piano di emergenza da applicare nel caso in cui i lavori di riparazione sulla condotta Roja ad Imperia si fossero protratti : a partire dalla mappatura di tutte le strutture ricettive e condomini muniti di depositi di accumulo e autoclave, per poter eventualmente rimpinguare le scorte di acqua con autobotti, alla posa di vasche in punti strategici per limitare i disagi alla popolazione e alle attività, creare un “nucleo operativo” in grado di connettere le attività produttive, a partire dalle strutture ricettive, con chi potesse fornire loro approvvigionamenti idrici “volanti” (Vigili del Fuoco, squadre di Protezione Civile). Ed altro ancora.

Invece ieri ogni presidio pubblico nel Comune di San Bartolomeo al Mare era assente. Muti i centralini telefonici, sbarrate le porte degli Uffici Comunali e dello IAT, irreperibile ogni possibile referente e impossibile ogni contatto. Una giornata di intenso disagio, sommata all’immagine quotidiana e ormai indelebile di una città sporca, disseminata di rifiuti ed erbacce d’annata, di cui i malcapitati turisti conserveranno solo il senso di DEGRADO. In tempi difficili come questi, abbiamo fornito ai nostri ospiti ampie motivazioni per non tornare più a San Bartolomeo al Mare.

Carissimi Amministratori Comunali di San Bartolomeo al Mare, la vostra latitanza istituzionale è la vera causa dei mancati servizi alla città ed ai cittadini. Voi pensate davvero che dovremo continuare a pagare le bollette che ci spedite per servizi inesistenti o del tutto inefficienti ? Volete cortesemente spiegarci come riuscite nella non facile impresa di spendere le ingenti risorse che paghiamo (tariffe comunque salatissime anche se i servizi funzionassero al meglio) salvo poi restituirci servizi tanto scadenti, quando non addirittura inesistenti ? Cosa succederebbe se, a fronte di una rivolta dei contribuenti, la Corte dei Conti approfondisse certe gestioni ?”

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