“Ho ascoltato con tristezza le parole del Sindaco che ha dimostrato la sua distanza da questa città. Quando lei è partito, signor sindaco, sapeva cosa stava per succedere con la Tares, ma lei parte tranquillo aveva il grande consenso perchè preoccuparsi. Ci avrebbero pensato i suoi pompieri a spegnere qualche focolaio di protesta.
Ma appena arrivano le cartelle esattoriali della Tares si capiva già che il malcontento sarebbe esploso.
Nei due giorni di manifestazione è stata messa a dura prova la democrazia, ma il nostro Sindaco continuava a non sentire il dovere morale di tornare e di metterci la faccia optando invece per delle ridicole scuse o comunicati stampa fuori luogo. La sua assenza era inquietante, che fiducia possiamo riporre nel primo cittadino che deve rappresentare tutta la città? Il sindaco ha smarrito la strada di casa, ci riesce difficile immaginare che possa mantenere la sua carica e la sua autorevolezza. Non vogliamo le sue dimissioni perchè non vogliamo far scivolare la città nel disastro che si creerebbe con un commissario. Le chiediamo di ritirare le deleghe, preparare un nuovo programma di governo, di salute pubblica diciamo, e inizi a lavorare insieme a tutti per il bene delle nostra città. Spero che il Sindaco rinuncerà ai soldi dei suoi 15 giorni di ferie, che li restituisca alla città”.