Un NO senza se e senza ma al Lotto 6. Il Movimento 5 Stelle ligure è vicino alla battaglia combattuta dalle mamme del No Lotto 6, che da mesi lottano per protestare contro l’ampliamento della discarica provinciale di Collette Ozotto (Im).
Nei giorni scorsi una cinquantina di persone, tra mamme, associazioni ed esponenti del M5S, si sono incatenate di fronte al monumento delle Olive giganti, al centro di Arma di Taggia. E nelle ultime ore alcuni attivisti a 5 Stelle hanno distribuito una serie di cartoline con la scritta “Saluti dal Presidio #NoLotto6 del M5S, BASTA DISCARICHE”. Un modo ironico per lanciare un allarme che non ha nulla di divertente.
In un documento pubblicato il 12 agosto scorso, il “Position Paper” di Isde Italia, è stata trattata in modo approfondita la gestione sostenibile dei rifiuti solidi urbani. Il paragrafo 5 si occupa della gestione impropria dei rifiuti e, in particolare, delle conseguenze sanitarie degli inceneritori e delle discariche, le quali – si legge – possono contaminare il suolo (con metalli pesanti), le falde acquifere, l’atmosfera e la catena alimentare.
Uno studio durato nove anni, in otto comuni con 11.000 abitanti limitrofi a una discarica, ha mostrato eccessi di mortalità anche per malattie cardiovascolari, respiratorie, dell’apparato digerente e nervoso. Un secondo studio, condotto su sei discariche di cinque province toscane tra il 1995 e il 2000, ha rivelato tassi di mortalità anomali provocati da malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, tumori maligni del sistema ematolinfopoietico, del fegato e della vescica. Altre ricerche dimostrano che il percolato prodotto dalle discariche è in grado di provocare danno al DNA e stress ossidativo. Non solo. Esami più approfonditi hanno rilevato un’alta concentrazione di piombo nelle polveri domestiche di case localizzate in prossimità di una discarica dismessa; e valori importanti di questo elemento erano presenti anche nel sangue dei bambini di età inferiore ai 6 anni.
Altri riscontri mostrano malformazioni congenite in popolazioni residenti in prossimità delle discariche, in particolare quelle che trattano rifiuti tossici. Inoltre sono possibili rischi di contaminazione microbiologica per diffusione di batteri potenzialmente patogeni, la cui presenza è stata dimostrata in campioni d’aria e nel suolo.
L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo. Ma decine e decine di dati, riportati freddamente sulla carta, non valgono la testimonianza di Cinzia, la mamma di Regione Villette, a Taggia, che si è ammalata di cancro all’età di 38 anni, “così come altre 6 persone della nostra famiglia negli ultimi 20 anni. Solo 3 sono vivi – racconta Cinzia – Fate il conto voi di quanti ne abbiamo dovuti seppellire”.
I sindaci di Sanremo e Taggia hanno chiesto la sospensione dei lavori di ampliamento della discarica almeno fino al 9 settembre, data in cui è prevista la Conferenza dei servizi che dovrà decidere il futuro del Lotto 6. Una piccola, e parziale, vittoria per i comitati e le associazioni del territorio, a cui ci auguriamo seguiranno dei NO completi e definitivi da parte di tutti e 67 i sindaci della provincia di Imperia.
Il 9 settembre dovrebbe essere presente anche l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria, Giacomo Giampedrone, a cui chiediamo di prendere una volta e per tutte una posizione chiara e netta che salvaguardi la salute e la vita dei cittadini che abitano nelle zone coinvolte dalla discarica.
Resta il problema dei rifiuti che dovrebbero essere smaltiti dal Lotto 6. Ma una soluzione praticabile esiste, e a costi contenuti: se la Regione Liguria imponesse da subito a tutti i comuni una concreta politica Rifiuti Zero (l’unica strada possibile), nel breve arco di un anno solare si potrebbe già raggiungere il 65% medio di raccolta differenziata su tutto il territorio (più che raddoppiando i livelli attuali e rientrando appieno nei livelli imposti dalle direttive europee). Non solo: potremmo anche ricevere maggiore solidarietà nell’accoglienza dei nostri rifiuti da parte delle regioni confinanti, certe che la quantità di rifiuti subirà una notevole e drastica riduzione già nell’arco di pochi mesi.