In riferimento alla problematica dei “profughi richiedenti asilo” che sono arrivati ieri 31 agosto a Verdeggia ed ai vari articoli pubblicati sui giornali sia cartacei sia soprattutto on line, il Consigliere Comunale di Triora, Cristian Alberti, ribadisce quanto segue:
“1) Il Comune di Triora ha saputo inizialmente dell’arrivo di profughi tramite una mail in cui si richiedeva l’attivazione delle forniture e dei ruoli dei tributi relativamente all’ex Ristorante Pensione il Poggio di Verdeggia; a seguito di tale comunicazione l’amministrazione comunale si è attivata per capire con immediatezza cosa stesse succedendo contattando la cooperativa che ha inoltrato la richiesta stessa, dopodiché cercando di avere informazioni precise dalla Prefettura di Imperia ed ha a quel punto deciso di convocare un incontro (che i è poi tenuto sabato alle 11 e 30 in Piazza a Verdeggia) per rendere partecipi tutti della questione, all’incontro ha partecipato il Sindaco di Triora Angelo Lanteri, il Vice Sindaco Ernesto Rossi ed il sottoscritto Consigliere comunale,il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Triora Giuseppe Panetta ed il presidente della Cooperativa l’Ancora dott. Marco Boeri.
Sottolineo, come anche già detto nell’incontro, che l’Amministrazione comunale non ha espresso alcun atto di assenso e/o diniego rispetto alla creazione del centro accoglienza richiedenti asilo rifugiati a Verdeggia in primo luogo perché non interpellato ed in secondo luogo perché non ha alcuna possibilità di opporsi in quanto si tratta di un contratto tra due soggetti privati, l’istituto religioso (proprietario dell’immobile) e la cooperativa sociale; La Prefettura ha anche informato che ad oggi il centro di accoglienza ha carattere di provvisorietà fino al 31 dicembre 2015;
2) Ho letto e sentito alcune polemiche circa il fatto che il centro di accoglienza non sia stato fatto a Triora nei locali sopra il Comune o presso l’ex Albergo Colomba d’oro, nel primo caso non vi è la disponibilità della struttura (di proprietà pubblica) in quanto oggetto di importanti lavori di ristrutturazione finanziati nel gennaio scorso in parte dalla Regione Liguria tramite il Bando per la Rigenerazione Urbana, Edilizia residenziale sociale valorizzazione del Patrimonio pubblico ed in parte con propri fondi. Non è possibile rinunciare a tale finanziamento come osservato da alcuni cittadini dell’incontro in quanto intervento destinato alle fasce più deboli della popolazione e finalizzato a cercare di individuare nuove famiglie che possano trasferirsi a vivere in paese mantenendo aperta la scuola ed altri servizi. Non si tratta pertanto di lavori “fittizzi “.No vi sono altre strutture pubbliche che possano in oggi ospitarli.Nel secondo caso non ho notizie di contatti con i proprietari dell’ex Albergo;
3) L’incontro di sabato voleva essere semplicemente informativo ed esplicativo sulla situazione, non si sono potute operare scelte del tipo si vogliono o non si vogliono ospitare indipendentemente da come la si pensi, si è trattato di un contratto tra privati di cui il Comune è stato informato all’ultimo momento (simile al caso di Baiardo anche se lì la struttura è di proprietà pubblica);
4) L’amministrazione comunale è certamente consapevole che Verdeggia non è il luogo ideale per realizzare un centro di accoglienza a causa della mancanza di collegamento con i mezzi pubblici ,assenza di negozi con generi di prima necessità, vista la popolazione residente in inverno di circa 6 persone tuttavia non può fare altro che sensibilizzare ed informare gli enti competenti circa la situazione e cercare di vigilare al meglio e fare in modo che chi verrà ospitato a Verdeggia si possa integrare con la comunità non solo di Verdeggia in quanto nella stagione invernale pressoché inesistente ma anche con quella di Triora. A tale proposito nell’incontro di sabato i cittadini presenti hanno accoratamente richiesto che il Sindaco scrivesse alla Prefettura per segnalare tale situazione, stata inviata tale lettera con la quale si richiede alla Prefettura stessa di verificare se il centro di accoglienza rispetta i requisiti di legge.
Si sottolinea che a Molini di Triora vi sono una ventina di immigrati da circa un anno e dopo alcuni mesi il Comune è riuscito a sottoscrivere una convenzione (patto di volontariato”) in base alla quale chi dei “migranti” vuole rendersi utile può fare piccoli interventi (tagliare erba, pulire tombini, pitturare ecc ecc.) una volta trascorso un po’ di tempo in cui si capirà chi saranno le persone che verranno ospitate si verificherà se tale ipotesi sia percorribile anche nel caso di Verdeggia.
Non ribadisco per avere un minimo di sintesi quanto detto nell’incontro di sabato il cui resoconto è già stato dettagliatamente pubblicato in modo anche corretto.
In questi giorni in molti hanno chiesto la mia opinione personale, anche in questo caso ribadisco quanto detto sabato pubblicamente:
Il fenomeno attuale di immigrazione coinvolge migliaia e migliaia di persone ed è di dimensione planetaria. Così tante persone che si spostano da un continente all’altro fanno si che sia inevitabile che presto o tardi una società diventi multietnica. L’emergenza immigrazione è un problema di carattere mondiale e che piaccia o non piaccia dovremmo abituarci a vivere in una società così multietica. Dobbiamo cercare di convivere con questo fenomeno per arginarlo servirebbero politiche internazionali poste in essere soprattutto nei paesi di provenienza che in oggi purtroppo sono totalmente inesistenti.
Verdeggia non è certamente il posto ideale in quanto nella gran parte dell’anno è quasi completamente spopolata, è priva del servizio di trasporto pubblico oltre che di esercizi commerciali, problematiche che rendono piuttosto anomalo e difficoltoso l’insediamento di un centro di accoglienza richiedenti protezione internazionale, senza considerare la rigidità del clima nei mesi invernali però non ci sono possibilità di mediazione ed allora dobbiamo fare in modo di tutelare al meglio le esigenze e le necessità di tutti.
Io ho molto a cuore Verdeggia così come Realdo, da lì viene la mia famiglia, i miei nonni ed i miei genitori, ho trascorso lì gran parte della mia infanzia e mi impegno da anni sia personalmente sia con la locale pro loco a mantenerli in vita e mi dispiace che vi sia così tanta preoccupazione, per quanto mi riguarda si farà il possibile per vigilare che tutto vada per il meglio.
Queste situazioni purtroppo portano tutti all’esasperazione.
Ordine Pubblico ed immigrazione sono di competenza del governo centrale e, di riflesso, della Prefettura. Nulla può il Sindaco di un qualsiasi Comune italiano se non cercare di gestire al meglio le situazioni che si presentano.
Amministrare le piccole realtà di montagna è sempre più difficile, spopolamento, abbandono del territorio, mancanza di risorse economiche ed umane oltre a normative non adeguate (al legislatore di qualsiasi colore politico esso sia manca completamente la conoscenza di tali realtà o la volontà di tutelarle) rendono davvero un’impresa eroica riuscire a sopravvivere e sinceramente a volte fanno perdere l’entusiasmo anche alle persone che svolgono il proprio compito con tanta passione, nonostante tutto però ritengo che si siano raggiunti negli ultimi anni importanti risultati soprattutto in campo turistico e promozionale partecipando a vetrine nazionali ed internazionali.
Io continuerò ad impegnarmi in tal senso e nel caso specifico cercherò per quanto possibile nel mio piccolo di coniugare ospitalità, sicurezza e tutela dei cittadini e turisti, certo in questa importante impresa si riuscirà se tutti remano nella stessa direzione”.