In relazione alle molteplici dichiarazioni rilasciate, in questi ultimi giorni, dal Capogruppo in Consiglio Comunale di Fratelli d’Italia-An, Dott. Alessandro Casano, il C.d.A. della Fondazione Famiglia Saglietto ritiene opportuno precisare alcune circostanze di fatto e chiarire, in via definitiva si spera, i dubbi che paiono agitare il Consigliere Dott. Casano.
“Preliminarmente, è opportuno riferire che, a causa della mancanza di iscrizioni presso la originaria sede di Poggi, il precedente C.d.A. aveva opportunamente deliberato l’apertura di un’altra sede dell’Asilo in zona più centrale, ovverosia in Borgo San Moro, presso locali presi in locazioni dalla locale Parrocchia ad un canone decisamente favorevole (euro 600 mensili).
Com’è intuitivo immaginare, la nuova e più favorevole collocazione, in oggi funzionante a pieno regime e con molteplici attestati favorevoli da parte dei genitori dei bambini affidati, ha portato, nel volgere di un paio d’anni, la struttura a raggiungere ottimi livelli di iscrizioni, ormai prossimi al massimo consentito dalle superfici disponibili.
Tuttavia, una situazione debitoria creatasi principalmente a causa del tentativo, protrattosi per alcuni anni e comprensibilmente dettato da ragioni d’affezione, di mantenere comunque operativa la sede “storica” dell’Asilo in quel di Poggi e l’avvio della sede in Borgo San Moro – che, per una serie di disguidi ed intoppi di varia natura, non era coincisa con l’inizio dell’anno scolastico – ha imposto all’attuale C.d.A. la necessità di reperire altre fonti di finanziamento, ulteriori rispetto a quelle provenienti dalle rette mensili di iscrizioni pagate dai genitori, anche nell’ottica di non aggravare eccessivamente l’entità delle stesse.
Si è, quindi, favorevolmente valutata la proposta proveniente dalla Associazione Onlus “Insieme per la solidarietà” il cui Presidente, Geom. Gian Marco Dulbecco di Imperia, non necessita di certo di presentazioni, essendo persona assai nota in città ed attivamente impegnato da anni in campo sociale.
Tale proposta, i cui contenuti sono stati consacrati nel contratto di locazione di cui infra verranno tratteggiati i passaggi più significativi, prevede sostanzialmente la messa a disposizione in favore della menzionata Associazione dei locali siti in Poggi ed un tempo adibiti ad asilo – ed in cui oggi abita ancora una suora a cui, per statuto, la Fondazione deve provvedere in termini di alloggio – la quale, successivamente ad una serie di interventi di manutenzione ordinaria di cui l’Associazione si è assunta l’onere, destinerà, come previsto dal punto 2) del contratto di locazione, detti locali all’accoglienza di: a) donne anziane bisognose; b) ragazze madri in stato di difficoltà; c) persone in stato di disagio economico.
Inoltre, appare opportuno precisare che, per espressa menzione contrattuale, al fine di rispettare il principio di territorialità della Fondazione, tutti gli ospiti, ad eccezione delle ragazze madri, dovranno essere di nazionalità italiana e residenti nella Provincia di Imperia.
Le ragioni di tale operazioni paiono, in vero, intuitive: a fronte della dismissione, come Asilo, dei locali storicamente utilizzati in tal senso, la Fondazione ha ritenuto, nell’assoluto rispetto delle proprie finalità assistenziali, dover ricercare altre strade che consentissero comunque una gestione utile del patrimonio immobiliare.
Il contratto stipulato con l’Associazione “Insieme per la solidarietà”, infatti, prevede, a regime, un canone annuale di locazione di euro 15.600,00, con una inziale graduazione dello stesso a fronte degli interventi posti in essere sull’immobile a cura dell’Associazione stessa.
Ovviamente, rispondendo con ciò ad una questione sollevata dal Consigliere Casano, non è compito della Fondazione valutare la sostenibilità economica dell’operazione dall’ottica dell’Associazione conduttrice, operando, in caso di inadempimento alle obbligazioni contrattuali assunte, gli ordinari rimedi di risoluzione del contratto previsti dal codice civile.
Con tale operazione, il C.d.A. ha cercato di assicurare alla Fondazione un margine economico positivo che, unitamente ad altre iniziative in corso, dovrebbe consentire di ripianare, nel breve periodo, la situazione debitoria esistente – rappresentata in massima parte da debiti nei confronti delle educatrici e del personale e/o comunque connesso ai rapporti lavorativi in corso – nell’ottica di una gestione economica tendente al pareggio di bilancio.
In proposito, appare doveroso sottolineare come i cespiti immobiliari facenti parte del patrimonio della Fondazione siano rappresentati da unità assai datate ed, allo stato, non suscettibili di produrre reddito se non a fronte di cospicui ed onerosi interventi manutentivi, circostanza questa che ha indotto il C.d.A. a valutare anche l’opzione di una alienazione di porzione di esse nell’ottica di una rivalutazione e ristrutturazione di quelle rimanenti, da mettere, quindi, a reddito.
Quanto agli ulteriori dubbi che paiono agitare il Consigliere Casano, vale la pena ricordare che:
– la Fondazione Saglietto è sottoposta, alla luce della normativa vigente, al controllo da parte della Regione Liguria e non del Comune di Imperia, a cui, per statuto, compete solo, da parte del Sindaco, la nomina di tre membri del C.d.A;
– in ragione del controllo regionale, la Fondazione non è tenuta a trasmettere al Comune né i propri bilanci, né i verbali di riunione del C.d.A. né quant’altro ventilato dal Consigliere Casano, dovendo provvedere in tal senso solo nei confronti della Regione Liguria, come puntualmente avviene;
– l’incarico conferito dal Sindaco ai tre membri di propria nomina è assolutamente gratuito, cosiccome per gli altri due membri del C.d.A.;
– la Fondazione, al pari di altre realtà locali impegnate negli stessi scopi, percepisce dal Comune unicamente un modestissimo contributo, attualmente inferiore ad euro 2.298,50 annui.
L’attuale C.d.A. è fortemente impegnato a mantenere a livelli ottimali l’Asilo sito in Borgo San Moro al fine di garantire la massima rispondenza del proprio operato ai fini statutari e, non certo da ultimo, per assicurare un servizio altamente qualificato a numerosissime famiglie che affidano i loro bambini alla struttura.
In tal senso, un pubblico plauso deve essere rivolto alle maestre ed al personale tutto che, con davvero encomiabile spirito di abnegazione e di collaborazione, nonostante le difficoltà del momento, continua ad assicurare un eccellente servizio alla collettività.
Alla luce di quanto sopra, con la convinzione di aver chiarito i dubbi sollevati dal Consigliere Capogruppo Dott. Casano, la Fondazione ed il C.d.A. scrivente pretendono di rimanere estranea a strumentalizzazioni politiche, peraltro legate ad una problematica di doloroso rilievo ormai globale che, di certo, non necessita di inutili polemiche e/o di opinabili insinuazioni”.