In relazione al recente scambio polemico tra il sindaco Carlo Capacci (QUI) e il dott. Casano (QUI) inerente la fondazione Saglietto, – scrive Claudio Luppi – in qualità di coordinatore di ” Imperia di Tutti Imperia per Tutti”, ritengo opportuno portare il mio contributo avendo fatto parte per un breve periodo del CDA della suddetta fondazione, e sperando che il mio intervento possa contribuire a portare un po’ di chiarezza spiegando, così credo, anche l’attuale situazione.
Sono stato nominato tra i consiglieri di maggioranza dal sindaco Carlo Capacci, e sono rimasto in carica nel periodo tra il marzo e il luglio del 2014. Al primo incontro è stata presentata una fortissima situazione debitoria, in costante aumento. La situazione contabile che veniva presentata appariva dunque in pesante disequilibrio.
Ho ritenuto opportuno, nonostante non sia né ragioniere né commercialista e prima di assumere alcuna decisione, approfondire l’andamento economico e gestionale dell’ente in modo da potermi fare un idea il più possibile completa della situazione.
Consultando i bilanci e quindi gli andamenti economici e gestionali precedenti mi sono accorto, ma non ci voleva certo un genio, che il patrimonio era da tempo in continua forte erosione. Sussistevano importanti problematiche sia di carattere economico che giuridico da affrontare immediatamente con impegno e competenza per provare a mettere in sicurezza il patrimonio della fondazione Saglietto in modo da tentare di evitarne la chiusura e cercando di tutelare in ogni modo e per quanto possibile le lavoratrici, i bambini dell’asilo e le famiglie.
E’ opportuno sottolineare che la fondazione è un ente di natura squisitamente privata; anche se lo statuto prevede la nomina di alcuni membri del CDA da parte del comune, l’amministrazione comunale non è tenuta ad avere ne bilanci ne le deliberazioni.
Ho informato quindi l’attuale amministrazione che non era informato della situazione nella sua complessità e nel luglio 2014 ho rassegnato le mie dimissioni dal CDA della fondazione.
Ho maturato e condiviso la decisione con “Imperia di Tutti Imperia per Tutti” che ha appoggiato la mia scelta condividendone il senso di responsabilità e trasparenza che ci caratterizza e per il quale lavoriamo ogni giorno.
Ho comunicato direttamente al sindaco le motivazioni della decisione assunta che oltre che mia è stata presa anche degli altri esponenti della maggioranza eletti nel CDA che si sono dimessi contestualmente.
Ho informato il Sindaco che mi dimettevo perché a mio avviso si rendeva indispensabile una “gestione tecnica” della fondazione Saglietto, erano necessari commercialisti e avvocati che avessero competenza per affrontare in maniera professionale le problematiche ereditate.
Il sindaco grazie al nostro lavoro ha dovuto quindi prendere “in carico” la situazione ed ecco perché ha provveduto ad individuare e a nominare due “tecnici” come Giancarlo Giordano e Roberto Balbo.
Ed ecco forse spiegate le motivazioni alla base dell’ultima iniziativa della fondazione di affittare i locali del lascito.
Vorrei concludere augurando buon lavoro ai signori Giordano e Balbo consapevole delle difficoltà con le quali si devono confrontare e consigliando al dott. Casano invece di preoccuparsi dell’accoglienza e della gestione del fenomeno migratorio con certi toni, sarebbe opportuno e più costruttivo fare delle considerazioni sulla gestione di quegli enti che versano in condizioni di bilancio disperate, situazioni con debiti importanti che questa amministrazione si trova comunque direttamente o indirettamente a dover provare ad affrontare”.