Nuova udienza questa mattina in Tribunale a Imperia del processo per i lavori di ristrutturazione a Villa Ninina che vede imputati con l’accusa di finanziamento illecito l’ex Ministro Claudio Scajola e Ernesto Vento, amministratore della società Ar.co., esecutrice materiale dei lavori di ristrutturazione. Il processo, benché sia iniziato circa un anno fa, riparte da zero a seguito della modifica del capo di imputazione richiesta dal PM Alessandro Bogliolo.
Nel dettaglio, il Magistrato ha chiesto e ottenuto di mantenere invariata l’accusa di di finanziamento illecito, ma di aggiungere al capo di imputazione la ristrutturazione di tre diverse opere, in particolare il campetto da calcio con spogliatoi, l’impianto fotovoltaico e la viabilità interna alla villa. In totale sono divenute così otto le opere contestate, realizzate dalla ditta Arco tra il 2004 e il 2010 per un valore, secondo la Procura, superiore a quello realmente pagato poi da Claudio Scajola che avrebbe così beneficiato di un finanziamento illecito.
In aula questa mattina il giudice monocratico Maria Grazia Leopardi ha fissato le prossime udienze per l’11 dicembre, 5 febbraio, 11 marzo e 8 aprile, nel corso delle quali verranno sentiti i testi del PM e della difesa, tra cui lo stesso Claudio Scajola, chiamato a deporre per due volte nel giro di pochi mesi. Per quanto concerne il PM Bogliolo, sentirà otto testi: Simona Smerrieri, Angelo Marino Vassallo, Lorenzo Sajetto, Giulio Riva, Massimo Oddone, Fabrizio Bruzzone, Edo Greco e Mela Stelvio. Per quanto concerne, invece, la difesa di Scajola, verranno sentiti Roberto Colagiovanni, Piero Gorlero, Gianni Lepre, Maria Carolina Lagorio e Maria Teresa Verda, oltre allo stesso Claudio Scajola.