Turbigo (MI) “A volte tornano”, è proprio il caso di dirlo. Dopo uno stop di 5 anni ecco che torna in gruppo un Bonifazio e, come il più noto fratello Niccolò, anche lui è un vincente allo stesso modo, in volata, come ha fatto Leonardo oggi prevalendo su uno sprinter di grande caratura come Lizde Seid sul traguardo del 49° Trofeo dedicato alla memoria del grande velocista del passato Raffaele Marcoli
Leonardo Bonifazio, 24 anni, ligure di Diano Marina, dove fino a qualche mese fa gestiva un negozio per la vendita e riparazioni di biciclette “BC Time”, dopo avere abbandonato l’attività nel 2010, quando giovane U23 in livrea Mastromarco assistette al tragico incidente stradale in cui perì Orsani, suo compagno di squadra e lui ne uscì miracolosamente indenne.
Oggi, anche su consiglio del fratello Niccolò, Leonardo Bonifazio ha ceduto il negozio al suo socio Andrea Pasqua e si dedica full-time al ciclismo agonistico. Ha dedicato questa sua prima vittoria a tutta la squadra, dai dirigenti, agli sponsor, tecnici e compagni per la fiducia che gli hanno dato praticamente a scatola chiusa e che spera di ripagare ancora prima della fine della stagione. Battere un campione del calibro di Lizde Seid, insomma, è un bel risultato.
La corsa è scattata da Turbigo con 166 corridori in gruppo per pedalare sul circuito Turbigo, Robecchetto, Malvaglio, Turbigo di km 12,4 per 12 tornate con l’asperità della Gatta che ha inciso in parte sull’andamento della gara.
Tanti gli scatti fin dalle prime pedalate con Castegnaro (Palazzago) e Guizzetti e Donesana (Pedale Brianteo) a guidare la corsa per qualche chilometro. Poi è la solita sequenza di scatti e contro scatti ad infiammare la corsa con 10 corridori che si avvantaggiano, Toffaletti (Generalstore), Gamba (Gavardo), Moschetti e Perego (Viris), Valsecchi (Palazzago), Raul Colombo e Lavazza (Overall), Eros Colombo (Named), Vassalli e Ferrario (Pregnana), Lamon e Tocchella (Colpack) e Cautadella (Caneva), che guideranno la corsa per un paio di giri prima di passare il testimone a Cima e Bresciani,(Colpack), Burchio (Lions), Nosotti, Bonifazio, (Viris), Ruetimann e Delcò (Mendrisio), Marengo Cordioli e Lonardi, (Generalstore), Ippolito (Palazzago), Tedeschi e Franco Carlo, (Monviso), Ferrario (Pregnana), Erculiani (Cipollini). Nel finale il plotoncino di testa si sfalda e sono in molti a tentare l’assolo a cominciare da Luca Erculiani (Cipollini), poi Orrico (Colpack), Zanon (Named) e Flavio Valsecchi (Palazzago). Niente da fare nemmeno per questi atleti. Tentano infine in tre, Lizde (Colpack), Marengo (Generalstore) e Bonifazio (Viris). Sembra che possano farcela ma ai 200 metri dall’arrivo il gruppo piomba sul terzetto che però mantiene le posizioni, con Leonardo Bonifazio che resiste stoicamente alla rimonta di Lizde (Colpack) e sale per la prima volta sul gradino più alto del podio in una corsa di alto lignaggio come il Trofeo Raffaele Marcoli.
Ordine d’arrivo: 1. Leonardo Bonifazio (Viris Maserati) km. 148 in 3h25’ media kmh. 43,317; 2. Seid Lizde (Colpack); 3. Umberto Marengo (Generalstore); 4. Federico Burchio (Lyons); 5. Riccardo Minali (Colpack).