25 Dicembre 2024 17:40

25 Dicembre 2024 17:40

IMPERIA. ABUSA SESSUALMENTE DI UNA 13ENNE ADESCATA SU FACEBOOK CON UN PROFILO FALSO. IN MANETTE UN 35ENNE / DETTAGLI

In breve: Il responsabile, un uomo di 35 anni, utilizzando un falso profilo, si “spacciava” per minorenne, postando come propria immagine la foto di un aitante ragazzo, non rispondente alle proprie caratteristiche fisiche

12005796_10206230453934219_966115416_o

La Polizia di Stato, con gli uffici della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Imperia e della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Imperia, sviluppava un’articolata attività investigativa riguardante atti sessuali subiti da una ragazzina di 13 anni, residente sul territorio di questa provincia, adescata tramite Facebook. 

Il responsabile, un uomo di 35 anni, utilizzando un falso profilo, si “spacciava” per minorenne, postando come propria immagine la foto di un aitante ragazzo, non rispondente alle proprie caratteristiche fisiche, e con lusinghe e promesse riusciva a fissare un incontro nel quale consumava un rapporto sessuale con la giovane vittima.

Le complesse attività info-investigative, dirette dal Pubblico Ministero D.ssa Politi, includevano un’attenta analisi del flusso informatico della rete Internet che consentiva di identificare celermente l’autore dei fatti risalendo ai suoi numerosi profili Facebook “falsi” utilizzati come esca per “agganciare” ragazzine prevalentemente minorenni del centro e nord Italia, sempre al fine di abusarne sessualmente o di ottenere materiale pedopornografico.

Gli elementi di prova raccolti confermavano i gravi indizi di colpevolezza del responsabile identificato in Boscolo Giacomo detto “Cocuccia” attualmente domiciliato in Verona, per i reati di atti sessuali con minorenne, di adescamento di minori a mezzo della rete internet e di detenzione di materiale pedopornografico.

La P.G. operante, quindi, lo sottoponeva alla misura degli arresti domiciliari con divieto di utilizzo di strumenti informatici (misura cautelare emessa dal G.I.P.) e poneva sotto sequestro rilevante materiale informatico e cartaceo nonché il suo profilo Facebook utilizzato per l’adescamento delle minori ponendo fine alla reiterata e pericolosa attività illecita . 

Condividi questo articolo: