Si al lotto 6 della discarica di Collette Ozotto. Questo il verdetto dell’Ato rifiuti che ha visto i Sindaci del comprensorio imperiese riunirsi questa mattina in Provincia.
Nel dettaglio, su 38 Sindaci, solo sei hanno votato contro la realizzazione del lotto 6, Taggia, Sanremo, Ceriana, Montalto, Castellaro e Riva Ligure. Tutti gli altri comuni, Imperia compresa, hanno votato favorevolmente alla realizzazione del lotto 6. Un verdetto che non è andato giù al Sindaco di Taggia Vincendo Genduso che ha già annunciato battaglia, come annunciato anche nel corso della breve riunione con il gli attivisti dell’associazione Ambiente e Salute. Soddisfatto, invece, il Sindaco di Cesio e presidente della Provincia Fabio Natta che non ha risparmiato frecciate velenose per i “dissidenti”.
VINCENZO GENDUSO
“Sia io che il sindaco di Sanremo siamo molto contrariati perchè l’esito della votazione ha visto la maggioranza dei sindaci votare favorevolmente al Lotto 6 e soltanto alcuni, i sindaci di Castellaro, Ceriana, Montalto e Riva, che ringrazio, votare contrari, come me e il Sindaco di Sanremo. È una situazione delicatissima che penalizza i cittadini Arma di Taggia e di Sanremo. Noi adesso daremo corso alla mozione che avevamo approvato in consiglio comunale, dove ci eravamo impegnati a vedere se esisteva un’alternativa al Lotto 6 e oggi la Regione ci ha garantito che è possibile e quindi noi revocheremo le delibere che avevamo approvato a suo tempo.
È una decisione che ci vede fortemente penalizzati, non era quello che ci aspettavamo. Certamente la provincia di Imperia deve andare avanti sul resto della programmazione, cioè sull’incremento della raccolta differenziata su tutta la provincia da parte di tutti i comuni e sulla programmazione degli impianti provinciali.
Noi chiaramente utilizzeremo tutti gli strumenti amministrativi possibili, legali, per ostacolare la realizzazione di questa discarica. Ci sono ancora degli aspetti legati all’impatto igienico sanitario sulla discarica e sulle discariche precedenti , quindi questo è un argomento ancora da affrontare, su cui daremo battaglia”.
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FABIO NATTA
“Le considerazioni sono che quando si amministra bisogna avere il coraggio di prendersi delle responsabilità. Ringrazio i Sindaci per aver partecipato e ho detto davanti a loro quali sono gli atteggiamenti democratici e quali sono quelli responsabili. Ho fatto il mio esempio.
Per me, Sindaco di sinistra, socialista, ambientalista, orientato in quella politica li, sarebbe stato molto semplice in maniera demagogica farmi dare la maglietta dalle donne del lotto 6 e dire che sono contrario al lotto 6. Avrei avuto popolarità, mi avrebbero intervistato i media nazionali , il Sindaco di un paese di 276 abitanti che blocca la discarica .
Questo è un esempio provocatorio che non avrebbe risposto sicuramente a quello che dovrebbe fare l’amministatore. L’amministratore deve essere responsabile e deve fare delle scelte a volte anche difficili. Allora ho invitato tutti i sindaci a prendersi delle responsabilità, non dicendo che è giusto o non è giusto fare il Lotto 6, dicendo piuttosto, prendiamo una strada, delineiamo quella via in questa materia, sulla quale, questo si, lo denuncio , ci sono ventanni di ritardi , perchè siamo l’ultima provincia , una delle ultime provincie Italiane.
Siamo oggi qua in questa situazione, con un cantiere aperto, a discutere ancora di questa materia delicatissima, vuol dire che c’è stato un fallimento della politica. Onde evitare che questo fallimento perpetui, diventi reiterato, bisogna avere il coraggio di prendere delle decisioni. Questo è un tema importante, che parla di una discarica pubblica, perchè siamo andati avanti per anni con delle discariche private , oggi stiamo andando avanti con questo progetto, una discarica pubblica, che è frutto di una gara Europea. E poi traguardiamo un futuro, che è quello dell’impianto di Colli, il biodigestore. Quindi i tempi sono contingentati, bisogna correre il rischio di prendere delle decisioni che possono anche sembrare, se non spiegate bene, impopolari. Davanti agli applausi con la maglietta, preferisco prendermi delle critiche spiegando e argomentando. Io come altri sindaci, perchè la strada da seguire è questa.
Le alternative delineate ad oggi risultano molto difficilmente praticabili. Il cantiere per diverso tempo è stato sotto sequesto e in quel momento le amministrazioni potevano fare qualcosa, oggi diventa praticamente di fatto irrealizzabile, perchè le alternative proposte sono molto molto rischiose da tutti i punti di vista. Si rischia veramente di interrompere un progetto che è importante. Inoltre, a chi dice di portare i rifiuti fuori regione, dico che è comodo portare i rifiuti nell’orto del vicino.. Abbiamo la percezione delle ricadute che ci possono essere su quelle popolazioni? Cosa ne fanno di quei rifiuti in quelle aree? Portare fuori i rifiuti in un momento di emergenza può essere giustificato, ma se diventa un regime, una cosa che da temporanea diventa, non dico definiva ma quasi, si creano delle dinamiche che sono a mio parere scorrette”.
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